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L’addio di Ratko Rudic

Il rude Rudic dice stop. A 71 anni il mitico ex CT del settebello, oro ai giochi olimpici di Barcellona 92 lascia la panchina della Pro Recco e si ritira. Il suo palmares è invidiabile e comprende: 4 ori olimpici con la Jugoslavia nel 1984-1988, con Italia nel 1992 e con la Croazia nel 2012. A ciò si aggiunge un bronzo olimpico con Italia nel 1996; 3 ori mondiali, uno con Jugoslavia nel 1986, gli altri con l’Italia nel 1994 e con la Croazia 2007; due bronzi mondiali entrambi con la Croazia 2009-2011. Ed ancora, 3 ori europei, due con l’Italia nel 1993-1995 e l’altro con la Croazia nel 2010; due argenti europei con Jugoslavia nel 1985-1987; un bronzo europeo con l’Italia 1999; 2 ori coppa del mondo con la Jugoslavia nel 1987 e con  l’Italia 1993; 3 argenti coppa del mondo con l’Italia nel 1995-1999 e con la Croazia 2010. Infine, un oro world league con la Croazia nel 2012; un argento world league con la Croazia nel 2009; 4 bronzi world league con gli Usa nel 2013, con la Croazia nel 2010-2011 e col Brasile nel 2015; concludendo con un oro con gli Usa nel 2003 ed un argento col Brasile nel 2015 ai giochi panamericani; fino a giungere allo  scudetto con la Pro Recco nel  2019 insieme alla Coppa Italia nello stesso anno.

Finisce cosi il lungo viaggio del signore della pallanuoto ed è lui stesso a spiegarne i motivi in una lunga lettera: “La mia decisione è maturata prima del Coronavirus per finire la carriera con un grande risultato e mettermi poi a disposizione della società in un altro ruolo per contribuire alla realizzazione del progetto”. Lascia però anche lui con un rimpianto: “Ho sbagliato la semifinale di Champions League nel 2019 contro l’Olympiacos . L’anno buono poteva essere questo con la final 8 a Recco ma la pandemia ha infranto anche questo sogno”.

Rudic è l’unico ad aver vinto 4 Olimpiadi alla guida di tre nazionali diverse: Jugoslavia, Italia e Croazia. Il suo periodo alla guida del settebello è durato 9 anni ed è stato segnato dai 5 ori conquistati dal 1992 al 1995: Olimpiadi, Mondiali, Europei (2) e Coppa del Mondo. Traumatico fu il suo distacco dal settebello dopo una squalifica di un anno per una rissa alle Olimpiadi di Sydney 2000. Rudic è stato un maestro ed un vincente; alcuni dei suoi giocatori, come Campagna, Bovo, Pino Porzio, Mario Fiorillo, Pomilio e Silipo, hanno seguito le sue orme e sono diventati allenatori.

Carlo Silipo oggi CT della nazionale under 20 è convinto che nessuno dei suoi giocatori oggi allenatori può pensare di avere il carisma ed il carattere di Rudic. “Ci ha saputo trasmettere -dice sempre Silipo- il rispetto delle regole e la disciplina tattica, elementi fondamentali perché nelle partite decisive serve sangue freddo”. Rudic sin dall’inizio impose regole durissime ma determinanti per dare una mentalità vincente dopo anni grigi ed aiutò quella squadra a diventare la più forte al mondo. Rudic portò grande qualità e quantità negli allenamenti ma anche la grande capacità di avere sempre un piano alternativo affinché durante un incontro nulla fosse lasciato al caso.

Rudic era tornato in Italia nell’estate 2018 con un progetto biennale con la Pro Recco. Probabilmente lo sostituirà Gaby Hernandez .

 

Avv Claudio Russo 

Comments (2)

  1. Avvocato Russo, i sui articoli sono sempre coinvolgenti ed esaustivi. Grazie per la passione che impiega nella descrizione. Attendo un nuovo articolo per un’altra emozione storica.
    A presto

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