
Napoli, Juventus, Milan le panchine in una cordata
Il Napoli può aspettare un paio di giorni perché Conte si lasci convincere dallo staff e dalla moglie a restare a Napoli. E Antonio Conte può rimuginare tra i pro e i contro della difficile scelta senza tralasciare però la situazione societaria delle big di Serie A. La situazione debitoria della Juventus, la doppia anima del Milan, la nuova proprietà dell’Inter entro tre anni. Che la fiumana azzurra abbia scosso Don Antonio è chiaro a tutti, ma a tutti è chiaro anche che ciò non basta. E’ importante però sapere che Conte non ha alcun accordo con altre società e il giornalista di Radio Crc, Umberto Chiariello nel corso della trasmissione ‘A pranzo con Chiariello, ha dichiarato : “Da ciò che risulta Conte non ha affatto un accordo con un’altra squadra o, quantomeno, questo è quello che ha detto lui. A domanda esplicita, Conte ieri ha assicurato di non avere accordi con altre squadre. Il problema è di progetto. Io pensavo che il problema fosse solo la volontà di Conte di tornare alla Juventus. E’ una prospettiva che gli piace”.
Gli piace, certo, ma l’esperto di mercato Luca Marchetti, intervenuto a Sky Sport ha fatto notare: “ Il progetto alla Juve è più complesso, la Juve è oggi un dossier nelle mani di Elkann, la proprietà interviene direttamente volendo un management più calcistico. Ci sono state delle figure tecniche che hanno guidato la Juve in questo periodo, Ferrero e Scanavino, che potrebbero non esserci più. Comolli, ex presidente del Tolosa, potrebbe essere uno dei manager con cui ripartire. L’altro punto certo è l’utilizzo della figura di Chiellini non solo come ambasciatore della Juventus ma più centrale nelle scelte di campo. Si sta cercando anche di capire se cambiare l’area sportiva, quindi la figura di Giuntoli. Potrebbe tornare l’ex capo scout Tognozzi e non è escluso l’arrivo di un nuovo ds, c’è il nome di Massara. Il ruolo di Conte sarebbe centrale, il feeling con Chiellini non si è mai interrotto. Se non dovesse arrivare Conte, dovrebbe restare Tudor ma non escludiamo altre soluzioni come Gasperini.”
Sullo sfondo resta Massimiliano Allegri che potrebbe già firmare per il Milan se non aspirasse al Napoli. Il mondo ‘sottosopra’ mostra un panorama impazzito con allenatori dimissionari come Palladino o esonerati come Baroni o dubbiosi come Gasperini, Conte e anche Inzaghi che probabilmente, dopo la finale Champions, dirà se le sirene dell’Al Hilal che mettono sul piatto 50 milioni in tre anni, lo convinceranno a divorziare. E Massimiliano Allegri? Il tappabuchi in caso di bisogno di Napoli, di Milan o di Inter.
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