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Lazio-Napoli – Comincia stasera la corsa a perdifiato

Le statistiche son fatte per essere smentite e quindi il Napoli arriverà all’Olimpico per replicare la prestazione della partita d’andata finita con un poker in una partita da incorniciare. Lo scorso anno, all’Olimpico, il Napoli di Gattuso fu sconfitto per 2-0 in una partita mai giocata anche per l’assenza di Mertens, Insigne e Osimhen.

Per questa sera Luciano Spalletti ha chiesto alla squadra l’ultimo strappo straordinario prima di affrontare le ultime 11 gare con un ritmo più regolare e con tutta la rosa a disposizione.

Tra i convocati per il match  con la Lazio, soltanto Lobotka recuperato che si accomoderà però in panchina, ma bisognerà capire quali tossine ha lasciato la partita con il Barcellona in tutti gli altri. “Con il Barça non siamo stati all’altezza di noi stessi. – ha detto Spalletti – Abbiamo un’identità di gioco chiara che non può prescindere dalla qualità. Se dentro la partita questa qualità viene a mancare, diventa un boomerang. Dobbiamo gestire la palla in un certo modo, altrimenti rischiamo brutte figure”.

E le partite con Maurizio Sarri in panchina nascondono sempre un pizzico di amarcord: “Qui lui ha fatto giocare la squadra come nessuno mai – ha ricordato-  Per chi era con lui il ricordo ritornerà in superficie, ma per il resto è un avversario.” E nuovamente la sfida sarà tra due squadre guidate da due tecnici che fanno del possesso palla il quid vincente.

Diversamente da Sarri, Spalletti con un Osimhen in serata positiva, potrà contare su quel gioco di verticalizzazione che ha proiettato il Napoli in vetta alla classifica; Sarri, invece dopo 6 mesi di lavoro è riuscito a trovare un punto d’incontro con la squadra che ha fatto molta fatica ad adattarsi alla nuova realtà tanto diversa da quella di Inzaghi. Luis Alberto è diventato il nuovo ‘faro’ e Sarri, meno rigido rispetto al passato, ha un baricentro più basso.

Inizia questa sera la vera sfida scudetto a tre con Pioli, Inzaghi e Spalletti alla ricerca del primo scudetto: “Vedo una bella lotta, può diventare una giostra bella e crudele per anime forti; i miei calciatori daranno tutto. Ne sono convinto. Li conosco bene. Da qui in avanti deve essere una corsa a perdifiato”.

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