Contropiede Azzurro

Lazio-Napoli 2-2, il commento di Gennaro Montefusco

Il Napoli c’è. Quella che si è presentata all’Olimpico era una squadra in piena emergenza.
La corsia di sinistra, uno dei nostri punti di forza, non esiste più. Azzerata. Cancellata, prima dalla partenza del “georgian fuggiasco”, poi dagli infortuni a raffica che hanno colpito Olivera, Spinazzola, Neres.
Conte si è visto costretto addirittura a improvvisare un cambio modulo in corso d’opera, rinunciando all’amato 4-3-3 che ci aveva proiettati in vetta alla classifica. Contro la lazzie, bestia nera degli Azzurri da sempre, il Mister si è inventato Mazzocchi -un terzino destro- come quinto di centrocampo a sinistra, ha rispolverato Jack Raspadori come sottopunta, ha fatto accomodare Politano in panchina!
Il Napoli ha operato per vie centrali, là dove il suo omologo Baroni aveva programmato marcature asfissianti su Lobo, Zambo, McTominay (tutti e tre sottotono).
Giusto per peggiorare la già catastrofica situazione, prendiamo gol dopo soli sei minuti: è Isaksen, servito da un grazioso regalo di Rrahmani, che calcia indisturbato e ci castiga con un bolide imprendibile (deviato anche da Buongiorno).
Una mazzata micidiale.
Ma il Napoli c’è.

Gli Azzurri reagiscono, ruggiscono, pareggiano.
È Raspadori, il migliore in campo, a rimettere gli Azzurri in carreggiata: scambio preciso e veloce con Lukaku e violento tiro di sinistro che beffa Provedel.
Jack è stato bravissimo, per tutto l’arco dell’incontro, a sottrarsi alla marcatura del suo avversario con movimenti rapidi, continui, intelligenti, giocando (finalmente) nel suo ruolo naturale. Raspa ha anche offerto un notevole contributo a centrocampo quando nella ripresa Conte ha mandato Politano sul terreno di gioco.
Passiamo in vantaggio grazie ad un’iniziativa personale di Politano e a un pizzico di fortuna.

Occorre stringere i denti. Esce Buongiorno, non ancora al top della forma, ed è costretto a uscire perfino Mazzocchi (stanchezza) al quale non si può rimproverare nulla sul piano dell’impegno.
Piove sul bagnato.
Emergenza al suo massimo valore!
La lazzie ovviamente non ci sta, aumenta l’intensità delle sue giocate, che non mancano di qualità, e pareggia con…Dia.
Mi permetto ricordare a tutti cosa accadde qualche giorno dopo che il signor Dia ci segnò al Maradona….
Finisce con un pareggio che non è da buttar via: date le circostanze, le premesse, e il momento contingente, lo considero un punto prezioso. Resta naturalmente il rammarico di aver subito gol quando mancavano pochi minuti alla fine, ma nelle nostre attuali condizioni probabilmente non potevamo fare di più.

Prima della gara, molti erano pronti a recitare il “de profundis” agli Azzurri: prete allertato, gufi invitati al banchetto.
Ma il Napoli non molla, non si abbatte, non si dispera: il Napoli non abbandona la lotta.
Come tutti noi….
Il Napoli c’è.
ForzaNapoliSempredavvero💙

Gennaro Montefusco