Baricentro basso, postura, tecnica e dinamismo: conosciamo più da vicino il centrocampista slovacco attraverso un accurato articolo di Sky Sport del 2018 che all’epoca accostava il neo acquisto del Napoli all’Inter. Non solo, Lobotka viene descritto accuratamente come uno dei talenti più promettenti del calcio europeo:
“Lo slovacco è il vero scudo del Celta Vigo contro il pressing avversario, il regista perfetto per mantenere il possesso anche contro squadre aggressive. Proprio in prima costruzione, Lobotka padroneggia alla perfezione i fondamentali classici del ruolo. A partire dagli smarcamenti senza palla, eseguiti sempre in relazione alle tre variabili: pallone, compagni e avversari“.
e ancora:
” Lobotka abbina alla tecnica un fisico particolare, vigoroso nei contrasti nonostante il metro e settanta d’altezza. Il suo corpo è davvero tozzo, con le spalle larghe che nascondono il collo e le braccia corte rispetto a un fisico così compatto. Tutto ciò, unito al baricentro basso, gli permette di incassare bene qualunque corpo a corpo. Spostare Lobotka è davvero difficile, quando copre il pallone col corpo sembra letteralmente ancorato a terra (…). Come sempre, la combo tecnica-fisico è decisiva. Rispetto ai migliori registi degli ultimi anni, che sopperivano con la lettura degli spazi alla scarsa mobilità, lo slovacco possiede un dinamismo straordinario, degno di una vera e propria mezzala d’inserimento“.
Insomma, un giocatore in un ruolo che potrebbe segnare la svolta per un Napoli che oggi stenta a ritrovare se stesso. Da segnalare, infine, che sia Ancelotti che Gattuso in quel ruolo hanno tentato invano di adattare alcuni dei giocatori attualmente in rosa, tanto da far rimpiange amaramente sia la cessione di Jorginho che dello stesso Diawara, mai sostituiti. Non ci resta, dunque, che attendere l’esordio dello slovacco in campo.