
Le riflessioni di Gaetano (…sulla superstizione perduta!)
Io sono Armando Guarino e scrivo gialli, ma quando ero piccolino e facevo volare la mia fantasia mia nonna diceva a mio padre: ”Ecco, sta facendo le riflessioni di Gaetano…”. Siccome non ho mai saputo chi fosse il “suo” Gaetano ne ho inventato uno io con il quale parlare del mio immenso amore per Napoli e il Napoli.
“Quante ne vulite?” fa un signore che non ho mai visto al bancone di Gaetano.
“No, per carità, lo sapete, da me non dovete venire” gli risponde lui.
Temo di assistere al “contributo per la sicurezza” di Benvenuti a casa Esposito. Aspetto con discrezione che l’uomo, più deluso che arrabbiato, vada via e poi mi avvicino a Gaetano.
“Tutto bene?” gli domando.
“Cos’e pazz, Arma’. Ma tu hai capito quello che coraggio ha avuto a chiedermelo?”
“Mi rendo conto” faccio io, “ma siamo a Napoli…”
“Appunto, dico io, siamo a Napoli! Ma dove è finita quella bella, sana superstizione che ci vantavamo di avere?”
Lo guardo stranito.
“Di che parli?” gli faccio.
“Come di che? Ma dove vivi? Dello scudetto! Che poi fino a qualche anno fa era proibita pure pronunciarla quella parola. Nientedimeno che ora, non solo la pronunciano, questi già si stanno preparando!”
Non capisco e se ne accorge.
“Arma’, quello ha avuto il coraggio di chiedermi se voglio ordinare bande, striscioni e cartonati per il quarto scudetto! Noi dobbiamo fare ancora quattro passi!”
Sorrido. Sollevato dall’equivoco in cui ero incappato, mi riprendo e lo punzecchio.
“Ma come? Ora non dirmi che non ci credi, proprio tu che ci hai sempre creduto anche quando avevamo tre punti di distacco noi e non riuscivamo a vincere, ora, proprio ora, vorresti darmi a bere che…”
“Ma una cosa è credere di potercela fare, un’altra è darla per fatta. Questi hanno già messo in moto la macchina per produrre tutto il merchandising per il quarto scudetto. Non mi avranno! Fino alla matematica certezza, non mi avranno! Anzi, sai cosa ti dico, non ci voglio proprio pensare, dobbiamo seguire anche il Napoli femminile che sta per raggiungere un’insperata salvezza”.
“Quella che ancora non è matematica per il Napoli Basket” aggiungo.
“Già. Distribuiamo un po’ di tensione e di tifo, per una Napoli vincente in ogni sport di ogni genere”.
“E ora mentre distribuisci la tensione, mi distribuisci anche un cappuccino e un cornetto che, come al solito, ti sei dimenticato?”
“Sì, sì, arrivo…”
E mi porta un cappuccino con disegnato sulla schiuma un perfetto numero quattro.
(Armando Guarino)
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