
La punizione di Raspa spegne i fuochi di Lecce
LECCE – NAPOLI 0 – 1 ( 24° Raspadori)
Un gol, tre punti e nervi saldissimi: questa la sintesi di una partita che dovrà essere analizzata sotto l’aspetto tecnico e tattico. Contava vincere e il Napoli è riuscito nell’intento contro un avversario nervoso e falloso. Dopo un minuto e mezzo, il gol di Lukaku è stato annullato per mezzo tallone in fuorigioco. Primo lungo stop per decidere: ma il Napoli riprende con scioltezza e allora ecco fuochi e fumogeni sul terreno di gioco che costringono l’arbitro a fermare il gioco. Altri sei lunghi minuti che spezzano la concentrazione. Ma il Napoli riprende ancora e al 22° Mc Tominay raggiunge il fondo e mette al centro una palla per Lukaku che viene anticipato da Falcone e un minuto dopo Raspadori viene falciato al limite dell’area e Massa decreta il calcio di punizione. Sulla palla Raspa e Mc Tominay: lo scozzese si defila e Raspa beffa Falcone che vede il pallone solo quando s’infila. Al 44° Mc Tominay offre un bel pallone a Raspadori che avanza in area e incrocia a lato col sinistro ricevendo un fallaccio in tackle di Gaspar non sanzionato da un sacrosanto rigore. Così, al 54° il Napoli chiude in vantaggio il primo tempo. Nel secondo tempo il Lecce alza il ritmo e l’intensità – anche fallosa – e il Napoli arretra ma quando si propone il Lecce rischia come al 50° quando viene annullato un gol di testa di Olivera per un fallo di Mc Tominay su Falcone. Ancora Lukaku al 65°, servito da Di Lorenzo, arriva davanti a Falcone ma viene fermato anche da Massa che riscontra un fuorigioco. Continua il Napoli a lottare contro un Lecce rabbioso e in un ambiente avvelenato. Sei minuti ancora oltre il 90° ma finalmente Massa fischia una, due, tre volte. Tra venti giorni si capirà l’importanza di un gol
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