All’Emirates si affrontavano i padroni di casa dell’Arsenal e l’Everton di Carlo Ancelotti, rispettivamente nono ed ottavo in classifica. Entrambe le formazioni non arrivavano alla gara in un grande momento di forma. I toffees si portavano sulle spalle un bagaglio di 2 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime 5 in Premier, mentre i gunners di 2 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta.
I toffees dopo 25 anni passano in casa dell’Arsenal (gennaio 1996), ed ora sono a tre punti dal quarto posto. La partita di ieri sera è stata decisa da un errore clamoroso del portiere Leno su tiro di Richarlison al 76’, nell’economia di una partita che ha vissuto un primo tempo incolore ed una ripresa maggiormente bianco rossa. La sfida rappresentava soprattutto l’ultima chiamata per le due squadre per risollevare la testa e tentare di inseguire ancora il quarto posto che, Superlega a parte, oggi vuol dire ancora Champions League.
Adesso sono 9 quindi i punti che separano la squadra di Arteta dall’accesso alle coppe europee la prossima stagione. Dunque l’obiettivo stagionale è diventato necessariamente vincere l’EL e accedere così direttamente all’Europa la prossima stagione. Tra l’altro la vittoria dell’Europa League potrebbe non bastare per la qualificazione in Champions: in caso di successo del Chelsea in Champions e conseguente quinto o sesto posto per i Blues, i gunners dovrebbero accontentarsi dell’Europa League.
Non solo Everton ed Arsenal per la maratona europea. Tottenham e Liverpool sono a pari punti al sesto e settimo posto, a –2 dal quinto, dove a sorpresa c’è il West Ham. Un gradino più in alto in classifica, ma con gli stessi punti, il Chelsea occupa la quarta posizione. La lotta per la medaglia d’argento sarà probabilmente una sfida a due tra Leicester e United, anche se i 7 punti che separano le due squadre non sono molti.
Il primo posto, saldamente nelle mani del City a +11 sull’altra squadra di Manchester, seconda in campionato, sembra francamente non possa essere messo in discussione da nessuno se non dal City stesso.
In un campionato virtualmente già finito da mesi diventa allora centrale la lotta per il quarto posto. Nonostante nell’ultima settimana la Champions League sembrava aver perso un po’ di appeal, soprattutto per i club più blasonati, in Premier l’attenzione non è mai calata e adesso la battaglia entrerà nel vivo.