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Lotito: “Champions? Il coronamento di uno sforzo di tutti”

Per ricordare l’ultimo scudetto conquistato il 14 maggio del 2000 tutta la ‘Lazio’ del passato e del presente si è riunita alla Casina di Macchia Madama per l’evento celebrativo e tra tantissimi protagonisti ha parlato anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito  commentando anche sulla possibilità di tornare in Champions League.

–“È importante e fondamentale ricordare l’impresa di 25 anni fa, perché non c’è futuro senza la nostra storia. Sia perché dobbiamo far tesoro dell’esperienza pregressa che perché dobbiamo rivendicarne i comportamenti. Diventa un percorso di partenza che ha avuto un seguito nel tempo, e infatti mi pare che i risultati ci stanno dando stagione. Però, senza togliere nulla a chi mi ha preceduto, va detto che erano altri tempi. Se non stai attento a quelle che sono le impostazioni di bilancio e altri accorgimenti si rischia di fallire e uscire dalla scena a causa di una gestione non in linea con le norme moderne. Champions? Ha un valore importante, sarebbe il coronamento di uno sforzo di tutti e della società, che ha investito su tante persone e che è convinta che attraverso l’organizzazione e il lavoro si possono raggiungere risultati importanti. Noi abbiamo cercato di coniugare il risultato economico con quello sportivo. Ricordo a tutti che la Lazio negli ultimi anni ha vinto 6 trofei, è tra quella che ha vinto più di tutti nonostante le difficoltà economiche. Questo significa che i risultati sportivi sono legati non solo alla questione economica ma a tanti elementi. Con la forza e la fame agonistica si ottengono i risultati e noi dobbiamo trasmettere queste prerogative alla squadra. Devono avere l’orgoglio e la responsabilità di sapere che ogni loro azione rappresenta migliaia di tifosi che vivono con passione le vicende della loro squadra del cuore e che certe volte anche si sacrificano. Baroni? Ha un contratto pluriennale, quando l’ho portato sono stati fatti i cortei in cui si pensava che saremmo dovuti retrocedere. Ecco perché io dico che il calcio è per pochi e il pallone è per tutti. Ambizioni? Io ho pensato che nella vita bisogna costruire una casa sul cemento armato, ciò significa che bisogna rafforzare la struttura e renderla autonoma e indipendente e questo per me è importante. Noi abbiamo la responsabilità di preservare il valore di questo club, ed è questo che ho voluto fare in primis io. Futuro? Oggi la Lazio è proiettata nel futuro, non a caso sta costruendo un’Academy, ha ristrutturato il centro sportivo: noi dobbiamo parlare con i fatti. Abbiamo poi anche presentato il progetto dello stadio, e questo significa guardare al futuro e dare l’opportunità a tutti di avere l’orgoglio dell’appartenenza. Dobbiamo proseguire su questa linea per poi dimostrare che la Lazio si è sempre attestata in Europa. Potrà anche non essere la Champions, ma non è questo che conta. La nostra è un’organizzazione che lavora con il cuore, con il coinvolgimento emotivo dei tifosi e che sente la responsabilità di restituire l’amore.”

 

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