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Luigi De Laurentiis: ” Abbiamo portato sempre grande passione nel lavoro, mio padre è il grande promotore di questa passione e la mette nel Napoli”

Luigi De Laurentiis, presidente del Bari promosso in serie cadetta con tre giornate di anticipo, è intervenuto a  Radio Punto Nuovo e in una lunga intervista proposta da Calcionapoli24, ha parlato del presente e di un ipotetico futuro.

Noi De Laurentiis freddi? L’emozione che ho avuto è quella che mi è stata trasmessa a casa. Abbiamo portato sempre grande passione nel lavoro, mio padre è il grande promotore di questa passione e la mette nel Napoli. Poi, magari, traspare in modo diverso ed ha un fuoco che lo porta a lavorare 20 ore al giorno.

Ci mettiamo la faccia e ci appassioniamo. Ci cibiamo di ciò che facciamo: fa parte del nostro DNA. Tifo di Bari? Ha toccato le corde del cuore, abbiamo sempre testimoniato la vitalità ed il calore umano fortissimo. La partita con l’Andria ha registrato l’ottavo posto per numero di presenze stagionale allo stadio. Polito? Un uomo che ha grande esperienza sul campo ed anche nello spogliatoio. Ha scelto un allenatore ed un gruppo di calciatori che si sposasse con il modulo scelto dal tecnico. 

Differenze di tifo tra Napoli e Bari? No, la natura umana porta a raggiungere i desideri, il Napoli in Europa ha raggiunto grandi traguardi e c’è il desiderio di salire sempre di più. La piazza può non comprendere certi processi aziendali, una gestione che non è facile. Negli anni anche noi abbiamo compreso tante dinamiche. 

Se vedo compiuto il mio apprendistato da dirigente al Bari e mi sento pronto per fare il Presidente al Napoli?  Ho passato tanti anni nelle retrovie, ma l’esperienza qui mi ha insegnato molto. Napoli è un’astronave, una macchina molto importante. Continuerò a fare il mio lavoro e il mio percorso. Quando ci sarà l’opportunità vedremo che cosa accadrà. Scudetto? Lo aspettiamo, speriamo.

Infine, sul futuro e sull’eventuale vendita di una delle due squadre, De Laurentiis a la Gazzetta dello Sport, ha dichiarato: “«C’è un ricorso in atto, a proposito della scadenza fissata dalle istituzioni del calcio. Fin tanto che certi percorsi non saranno ben illuminati, è difficile sbilanciarsi. Abbiamo investito il massimo in Serie D e in C, ma poi ci hanno tagliato le gambe con l’obbligo di cedere una delle due società calcistiche del gruppo. Mi sembra lampante».

 

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