Ma qual è il Napoli?
LENTI E PREVEDIBILI – “Noi non siamo questi, brutti, lenti, prevedibili, leggibili”: così il vice Riccio si è presentato ai microfoni di Sky Sport lasciando Gattuso negli spogliatoi ancora alle prese con il fastidio all’occhio. Una sintesi breve ma circostanziata di una partita inguardabile che per giunta priverà probabilmente gli azzurri anche di Hirving Lozano colpito alla caviglia sinistra. E mercoledì arriverà un Torino arrabbiato, guidato da Giampaolo che gioca la sua ultima fiche o per sbancare o per lasciare.
QUALE REAZIONE – Come ne uscirà il Napoli da questa partita non può saperlo neanche Gattuso e, forse, neanche i giocatori che sono ancora alla ricerca di un gioco stabile. “Conosci te stesso” ammonì Socrate per spingere l’uomo a riconoscere i suoi limiti e, quindi, esaltare le virtù che, pure, nel Napoli, sono tante. Che si sbagli l’approccio ad una partita, ci può stare; che si creino tante azioni senza finalizzare, ci può stare; che si prenda gol da errori individuali, ci può stare, ma non ci può stare una squadra da scudetto in una partita e da retrocessione in un’altra. Il Napoli visto a San Siro aveva surclassato l’Inter ed aveva perso perché nel calcio vince chi segna: non importa come. Ma all’Olimpico undici uomini sono scesi in campo senza energia mentale ancora con la testa a quel che poteva essere e non è stato.
NON BASTA IL VELENO – E allora non basta motivare quando si è costretti da un calendario folle a giocare ogni tre giorni: occorre che la squadra abbia un’identità tattica che non cambi ad ogni mutar del vento. Le assenze si sono fatte sentire ma l’eterno equivoco a centrocampo non aiuta la fluidità di manovra soprattutto quando manca Insigne diventato colui che apre il gioco e dirige la danza. Il rischio è quello di bruciare giocatori di classe che possono fare la differenza, né è il caso di insistere con un gioco i cui risultati sembrano equiparabili al gioco del lotto.
CALENDARIO FITTO – Quel che si legge sui social da ieri sera è soltanto rabbia che una vittoria può sgombrare in un baleno, ma restano le considerazioni su questo calcio a ciclo continuo. Con la pandemia che ha modificato il modo d’essere e l’economia, non può il calcio pretendere miglior tutela: ma gli uomini sono stanchi e gli stessi aquilotti erano sfiniti, con i crampi. Il Napoli che (non) ha giocato all’Olimpico, resta inguardabile; Gattuso ha forse sbagliato indicazioni tattiche; i giocatori non avevano smaltito le tossine di San Siro, ma resta da considerare per il Napoli come per tutte le squadre, l’elemento stanchezza che comporta maggiori rischi per gli infortuni.
COMUNICATO DEL NAPOLI – Il Napoli ha comunicato sul proprio sito le condizioni fisiche di Lozano e Koulibaly usciti stasera infortunati dall’Olimpico. Hirving Lozano, uscito nel finale del match dell’Olimpico, ha riportato un forte trauma contusivo alla gamba sinistra e Kalidou Koulibaly, invece, ha riportato un risentimento al quadricipite sinistro.
NON FACCIAMO DRAMMI – E’ stato l’appello del vice Riccio che ha riconosciuto ampiamente il passo indietro del Napoli che ha però le capacità, le qualità di rialzare la testa. All’Olimpico, ieri sera è tornata la Lazio: tornerà anche il Napoli




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