Maradona, un mese esatto senza di lui: Napoli si mobilita per ricordarlo
Venticinque novembre. Venticinque dicembre. Un mese fa si spegneva in Argentina Diego Armando Maradona, Lontano dai suoi affetti, col cuore in pezzi che nessuno incredibilmente, gli curava per la grave miocardiopatia dilatativa. Una fine assurda e amarissima per il più grande calciatore del mondo e uno dei simboli di Napoli, città che ha portato a vincere scudetti e Coppa Uefa, impresa mai riuscita a nessun altro. La sua fine ha sollovato uno tsunami di emozioni che ancora non si spengono. Napoli lo piange da allora. E si moltiplicano le iniziative per ricordarlo.
Fumogeni rossi e un minuto di raccoglimento. Hanno voluto ricordare così Diego Armando Maradona, in questo primo Natale senza di lui, i tifosi e i suoi amici di “vecchia data”. Massimo Vignati, figlio della sua governante ed ideatore del museo dedicato a Diego attraverso l’associazione “Saverio Silvio Vignati – La storia continua”, ha radunato tutti sotto il murales realizzato su via Lombardia a un mese dalla sua scomparsa.
«Ci unirà per sempre un legame indissolubile – afferma Massimo – Siamo ancora rattristati per la sua scomparsa e questo periodo di festività accentua il dolore. Siamo sicuri che il suo spirito non lascerà mai soli questa città e soprattutto la squadra che ha amato tanto. Oggi lo ricordiamo tutti insieme in maniera silenziosa e raccolta. Il nostro saluto e abbraccio va anche ai suoi familiari che, più di noi, soffrono per la sua perdita».




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