Il 30 ottobre è il giorno di Diego, il giorno in cui si accendono i ricordi di tutti coloro che l’hanno amato e ammirato non soltanto come il più grande calciatore di tutti i tempi ma come un uomo simbolo di generosità e lealtà. E oggi la statua di Diego che avrebbe compiuto 65 anni, lascerà per un giorno il Museo dei Quartieri Spagnoli per tour che farà tappa al Maschio Angioino, poi Piazza del Plebiscito, Largo Sermoneta, Pausillipon, Stadio Maradona, Santobono fino a tornare a Largo Maradona alle 20,30.Domenico Sepe, che realizzò la scultura ha dichiarato: “Portare la statua di Diego tra le strade di Napoli significa restituire al popolo un’immagine viva del suo eroe, non più soltanto scolpita nel bronzo, ma in cammino tra la sua gente. Diego è parte della mia famiglia da sempre ed è parte di Napoli”.
E in Argentina, come scrive El Clarin: “I festeggiamenti inizieranno mercoledì 29 alle 21:00 al Bar Lo del Diego (Av. Don Pedro de Mendoza 1859, CABA) con i “battesimi” dei tifosi di Diego che hanno prenotato i loro appuntamenti durante tutto l’anno. Seguiranno i matrimoni, suggellati dalla lettura di brani tratti dal libro “Yo soy el Diego”, la Bibbia della Chiesa. Alle 23:59, i festeggiamenti si concluderanno con uno spettacolo pirotecnico che proseguirà oltre la mezzanotte per dare il benvenuto al nuovo anno.”
Sono trascorsi 5 anni dalla sua scomparsa ma è sempre quì come scrive Gianfranco Coppola in “Capitani per sempre”: “Sua Eternità, Diego Armando Maradona. Si continua a scrivere di lui, un faro anche per chi alla sua epoca non era neppure un’ombra e che oggi autocertifica ruolo e presenze mai riscontrate. E’ stato il più grande dei grandissimi anche perchè mai banale nell’interpretazione di un ruolo da capitano quasi rivoluzionario. Tante le frasi non celebri ma dette col cuore e che in occasione del suo 65esimo compleanno, è giusto ricordare: ” Sono il capitano di Napoli, non del Napoli”.
Foto di Sergio Siano a pag.21 di Capitani per Sempre