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Baroni: “Mi ritengo fortunato a poter allenare Simeone”

Alla vigilia della partita contro il Napoli, Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti:

Quanto ha lavorato sulla testa dei suoi dopo l’ingenuità di Roma? Può essere la partita giusta per giocare con due punte?

“Non lo escludo, è stata una settimana particolare. Abbiamo avuto un confronto subito dopo la partita perché tanti sarebbero andati in nazionale. Sappiamo che dobbiamo eliminare certe situazioni, sono pezzettini che ancora ci penalizzano in maniera incredibile rispetto al livello della prestazione che la squadra aveva messo in campo”.

A livello emotivo che cosa può dare questa partita?

“La difficoltà della partita e il momento da cui arriviamo ci danno la grande opportunità che la squadra deve centrare. Serve una partita di valore, dove sappiamo che dobbiamo restare dentro ogni secondo e ogni pallone. La parte di attenzione sarà centrale nella nostra prestazione”.

Desidera essere sorpreso dal suo Torino?

“Io lavoro tutti i giorni con questi ragazzi, anche se questa è stata una settimana particolare per le assenze. Noi dobbiamo trovare continuità perché è dentro le prestazioni che si trovano i risultati. Occorrerà una grande prestazione, per trovare il risultato occorreranno attenzione, voglia e determinazione”

In un ipotetico 3-5-2 Ngonge potrebbe essere una seconda punta? Oppure Adams con Simeone?
“Ngonge è un attaccante, ha un raggio d’azione diverso dagli altri. Ha mobilità, sa giocare anche sull’esterno e basta vedere il gol di Parma. Può anche essere un attaccante dentro al campo. Adams sta benissimo, può partire o può subentrare: posso puntare su giocatori che stanno bene e che hanno voglia di giocare”.

Come ha visto Ngonge in questi giorni verso la sfida da ex?

“Ha tanta qualità, deve stare dentro la partita. Deve passare dal semplice perché il difficile lo sa fare bene. Sta facendo un percorso che avevamo intrapreso insieme al Verona. A Napoli non ha trovato lo spazio che pensava, ora è concentrato come tutta la squadra. Bisogna pensare solo a una prestazione di grande intensità sia mentale che fisica”.

Simeone sta diventando un leader? Come sta Zapata?

“Zapata è un giocatore che deve dare un contributo, sta sempre meglio e ci saranno momenti della partita in cui potrà farlo. Ho sempre apprezzato Simeone quando lo vedevo nelle immagini o lo trovavo, è un ragazzo che dà tutto in ogni cosa che fa. Mi ritengo fortunato a poterlo allenare”.

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