Mario Sconcerti, sul Corriere della Sera, ripropone un tema antico che cozza contro la logica dei diritti Tv, ovvero la contemporaneità delle partite in lotta per lo scudtto: “Parliamo tutti di campionato equilibrato, ma non si vedono mai rispettate le condizioni base dell’equilibrio: che tutte le squadre coinvolte giochino allo stesso orario”.
“Non è un fattore decisivo, ma è un fattore. Il Milan per la seconda volta ha giocato con l’obbligo di vincere, cioè un giudizio preventivo a posteriori, una contraddizione in termini. Non si perdono forse campionati per questo, ma il dovere è dare a tutti le stesse regole e le stesse possibilità, di orario, di meteo, di coscienza del risultato. Quando si parla di Orsato e la sua non espulsione di Pjanic, si parla di una partita differita che ebbe importanza perché anticipava quella del Napoli”.
L’appello di Mario Sconcerti è rivolto alla Lega che dovrà decidere a breve anticipi e posticipi dalla 34esima giornata in poi. Tuttavia il ragionamento potrà essere una base di discussione per il prossimo campionato ma che troverebbe troppi ostacoli nella fattibilità. Al momento pochisime sono le squadre fuori da ogni lotta ad un obiettivo, dalla salvezza, all’Europa.