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Mertens, è la tua partita. Puoi presentare il conto a Spalletti

 Spero mi presenti il conto di tutte le volte in cui non l’ho scelto:  domani può dimostrare a Ciro Romeo di che pasta è fatto suo papà come calciatore”.

Luciano Spalletti consegna a Ciro Senior la piena responsabilità dell’inizio del rush finale di un campionato a sorpresa. Pesante per chiunque ma non per Mertens che soltanto gli infortuni hanno limitato le prestazioni. Lui ama divertirsi e l’occasione di entrare sul campo ostico del Gewiss da protagonista può solo esaltarlo. Scenderà in campo per salutare suo figlio a modo suo  senza timore di dover cedere il posto a Osimhen o Petagna. Potrà giganteggiare, nascondere la palla, ritrovarla, insaccarla: così immagina la partita e così spera che sia Luciano Spalletti.

Tra poche ore inizia la missione azzurra con Mertens nelle sue motivazioni, ma  con un altro grande leader , qual è Kalidou che già ha potuto festeggiare la Coppa d’Africa e la qualificazione ai mondiali: e non gli basta.

C’è poi Lorenzo che canterà “tristezza, per favore va via” cercando di fare quello che sa fare: un campione a intermittenza che quando s’illumina dà luce a tutta la squadra.

Ma su tutti e più di tutti, c’è il gruppo squadra, “siamo tutti napoletani  fino al termine” come ha detto Koulibaly,  che si cerca di sgretolare senza successo. In conferenza stampa, Spalletti ha colto l’occasione di commentare il pezzo della Rosea sul ritardo del rientro di Osimhen e dei mugugni nello spogliatoio: “Oggi sono contento che ci dedicate un grande spazio sulla Gazzetta, addirittura un richiamo in prima pagina. Covid, pluvalenze, Alemao, Osimhen e lo spogliatoio contro. Parlando pure della partita avreste fatto un quadro completo (ride, ndr). Bisogna stare attenti a fare il gioco delle 3 carte con i tifosi, che vi sgamano facilmente.” E sembrano attacchi premeditati, costanti per fiaccare una squadra che se non avesse avuto tanti infortuni contemporanei, oggi sarebbe in vetta da sola pur con gli svarioni di arbitri distratti.

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