Tre su tre fuori dall’Europa che conta. Milan, Atalanta e anche Juventus salutano la Champions con il dubbio di poter partecipare alla prossima. Ora si guarda alla classifica con l’obbligo di centrare il quarto posto dopo che il ranking (per ora) nega una quinta squadra ammessa.
Dunque, anche la Juventus, unica forte del vantaggio ottenuto nella gara d’andata, è crollata sul campo del PSV condannata da un ex interista Perisic (36 anni) che avrà forse voluto vendicare la sconfitta dell’Inter subita domenica scorsa.
Juve-Inter 1-0, quasi un lontano ricordo in appena tre giorni rispetto ai giocatori scesi in campo al Philips Stadion di Eindhoven dove sono apparsi spenti, con reazioni a sprazzi, senza una costruzione di gioco finalizzato. E anche il portale “Il Bianconero” ammette: “Nella ripresa, la grande differenza, è arrivata specialmente lì, sul piano atletico. Non c’erano idee, gioco, sensazioni, emozioni: c’era una squadra che andava al doppio degli altri, e la Juve che aveva finito la benzina tanto fisica quanto mentale.”
Quella contro il PSV non è una sconfitta come le altre per una squadra che tra gli obiettivi d’inizio anno, aveva quello di centrare gli ottavi di Champions che avrebbe comportato un introito di 11 milioni di euro. Sotto esame ora c’è Thiago Motta che ha offerto finora una altalena di risultati ma anche una altalena di gioco nei 90+5 minuti di una stessa partita come lui stesso ha dichiarato, “non riusciamo a competere contro un avversario per 95 minuti. “ E già nel passato altri allenatori ( Allegri, Pirlo, Sarri) hanno pagato per non aver centrato la via della Champions. Oggi i vertici del club vivranno le prossime 13 gare con il solo obiettivo di centrare il quarto posto per affrontare il calciomercato con un certo equilibrio magari non lasciandosi scappare la possibilità di una Coppa Italia che vale pur sempre 4 milioni e mezzo.