Con il pareggio del Milan con il Bologna ieri sera a San Siro c’è da riscrivere la classifica che offre un finale di campionato incandescente . Milan avanti di un punto al Napoli con l’Inter a 63 punti ma con la partita da recuperare il 27 aprile al Dall’Ara con il Bologna. Il Milan ora ha un sol punto in più del Napoli che, in un’eventuale conclusione a parità di punti e di scontri diretti, si troverebbe con + 6 gol rispetto ai rossoneri; e a questo punto, anche un particolare può diventare essenziale.
I 98 minuti di gara hanno visto una squadra imprecisa, caotica e nervosa: troppa pressione? Ambiente che condiziona? Immaturità? Mancanza di continuità?
Pioli appariva furente: ha sciupato l’occasione per distaccare le inseguitrici a 7 partite al termine. Già nel primo tempo la squadra rossonera fa fatica a costruire lasciando a Barrow (al 27°) l’iniziativa per una conclusione che Maignan sventa, poi Giroud tenta due volte. Nella ripresa Pioli inserisce Rebic per sostituire Messias inconcludente, e cerca una pressione costante che diventa nervosa e imprecisa con intenzioni di tiro che finiscono alle stelle. Otto i minuti di recupero concessi da Marinelli per vari scontri di gioco, ma alla fine è Mihajlovic a poter festeggiare i suoi 11 leoni.