Quella volta che José Mourinho fece quasi piangere Cristiano Ronaldo: è uno dei curiosi aneddoti della biografia dal titolo, “A modo mio”, in cui Luka Modric, centrocampista croato,34enne in forze al Real Madrid, racconta la sua carriera.
“Una volta rimasi davvero sbalordito dalla reazione rabbiosa di Mourinho nei confronti di Cristiano Ronaldo. Fu durante una partita di Coppa di Spagna del 2013 in cui stavamo vincendo 2-0: un terzino avversario andò in profondità sul versante sinistro del nostro schieramento, Ronaldo non lo seguì e Mourinho gli gridò nervosamente di marcarlo. Ad azione ormai conclusa, il mister continuò a lamentarsi. Ne nacque un vero e proprio litigio. Quando arrivammo negli spogliatoio, Ronaldo era disperato, quasi sul punto di piangere, e disse ‘Faccio del mio meglio e lui continua a criticarmi’. Poi entrò Mourinho. Si mise al centro dello spogliatoio e rinfacciò con rabbia a Ronaldo di non essere stato responsabile durante la partita. Gli animi si scaldarono e ad un certo punto i compagni dovettero intervenire. Mourinho è così, ha delle reazioni sanguigne e non la manda a dire, non importa di chi si tratta”, racconta Modric.
Il centrocampista croato, Pallone d’oro nel 2018, torna poi sul contestatissimo rigore concesso al Real nei minuti finale della sfida Champions contro la Juventus nel 2018:
“Quel penalty era sacrosanto e mi diede un grande dispiacere vedere Buffon reagire in un modo così scomposto”.
A proposito del cacio italiano, Modric ricorda la sua “passione giovanile” per il Milan e l’ammirazione per Boban. E su Totti dice: “E’ sempre stato uno dei miei miti”.
Francesco Ferrara
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