Napoli buono solo nel primo tempo, Inter cinica e aggressiva; al Maradona un pareggio dal sapore amaro
Napoli- Inter 1-1 (7′ Insigne; 47′ Dzeko)
E’ stata una partita intensa, combattutissima, molto tattica, ma alla fine va meglio all’Inter che torna dal Maradona con un pareggio prezioso. Il Napoli è stato nettamente superiore nella prima frazione grazie alla qualità del possesso palla azzurro, con Lobotka e Fabian Ruiz a dettare i tempi; l’Inter invece si è accesa soprattutto con improvvise fiammate e con la grande verve dei due esterni, Dumfries da un lato e Perisic dall’altro. Poco lucidi Mario Rui e Koulibaly, gettato subito nella mischia dopo aver vinto nemmeno una settimana fa la Coppa d’Africa col suo Senegal; ha creato di più in avanti la squadra di Spalletti, ma l’Inter è stata più cinica. Gli azzurri dominano il primo tempo e sbloccano il match al 7′ grazie a un rigore di Insigne, poi prendono anche un palo esterno con Zielinski (12′). A inizio ripresa il pareggio di Dzeko da pochi passi (47′), poi Handanovic salva il risultato su Elmas, decisamente poco incisivo dal suo ingresso in campo.
Spalletti ritrova Koulibaly e Anguissa dopo la Coppa d’Africa, ma è solo il senegalese a partire titolare. In attacco c’è Osimhen, tornato al gol nell’ultimo turno contro il Venezia. Inzaghi, in tribuna per la squalifica rimediata dopo il derby, sostituisce Bastoni squalificato e infortunato con Dimarco e dà fiducia ai titolarissimi. Il primo tempo è un monologo della squadra di Spalletti, contro un’Inter ancora lacerata dalla bruciante sconfitta nel derby e che pare aver perso la brillantezza di qualche settimana fa. De Vrij conferma di attraversare un periodo buio e al primo affondo partenopeo stende Osimhen spalle alla porta. Doveri non se ne accorge, ma è richiamato dal Var e assegna un calcio di rigore solare: Handanovic intuisce ma non ci arriva sulla botta di Insigne (7′), che realizza il sesto rigore in campionato e supera nella classifica marcatori Diego Armando Maradona. I nerazzurri provano a scuotersi, ma il pallone gira male e lento e non arriva mai alle punte. Così sono i padroni di casa a sfiorare il raddoppio, ma il sinistro di Zielinski scheggia il palo alla destra di Handanovic. Osimhen fa impazzire De Vrij e Skriniar, ma non è preciso nelle conclusioni, mentre Insigne avrebbe potuto fare meglio in mezza rovesciata dopo un mancato rinvio dello slovacco. I campioni d’Italia danno un primo segnale di vita alla mezzora, ma il colpo di testa schiacciato di Dzeko debole e centrale è facile per Ospina. E’ questo l’unico tiro nello specchio dei nerazzurri, davvero troppo poco. La prima frazione si chiude con un diagonale di Dumfries che attraversa tutto lo specchio della porta.
Nessun cambio durante l’intervallo. Ma cambia subito il risultato con Dzeko che al 47′ prima svirgola di testa un cross di Lautaro ma poi è bravo a sfruttare la carambola su Di Lorenzo e a battere Ospina di destro dall’area piccola. Come a parti invertite nel primo tempo, il gol sembra dare più sicurezza all’Inter, che ora tenta le giocate. Anche se un errore di Barella al 55′ lancia Osimhen, su cui è bravo Handanovic. Sul ribaltamento, Perisic sgasa e Koulibaly è bravissimo ad anticipare Dumfries, che sulla corsa stende Ospina. Si scalda Meret, ma il colombiano ce la fa. Pesante invece il giallo al diffidato Brozovic, che salterà il Sassuolo. Il croato si conferma indispensabile anche nella riscossa nerazzurra. L’Inter infatti ora preme e arriva prima sulle seconde palle, anche se poi fatica a rendersi davvero pericolosa. Cosa che riesce bene in ripartenza al Napoli, con Handanovic che al 70′ deve superarsi in uscita sull’assalto di Elmas. Al 74′ Spalletti richiama un Ruiz in calando per Anguissa. La fatica si fa sentire, crampi per Barella, mentre Skriniar perde un pallone sanguinoso. Elmas perdona, ma qualsiasi giocatore del Liverpool mercoledì in Champions difficilmente lo farà. Sanchez e Vidal sarebbero pronti ad entrare, ma il gioco non viene interrotto per 7 interminabili minuti. Dentro i cileni all’83’, fuori Lautaro e un Calhanoglu meno intenso del solito. Spalletti si copre con Jesus, Ounas e Mertens per Zielinski, Insigne e Osimhen, passando a tre dietro. L’Inter rischia cercando la vittoria con troppi uomini alti. Il Napoli però è cotto e non riesce a ripartire. E il napoletano D’Ambrosio, appena entrato per Dimarco, avrebbe anche il pallone della vittoria.




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