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NAPOLI, cercasi tifosi decisi “a non mollare”

Si ricomincia per affrontare 15 partite (più Europa League) che dovranno disegnare il futuro con la volontà di “non mollare”.

Intanto sarà un lungo lavoro sotto traccia quello che porterà avanti Cristiano Giuntoli per quattro mesi. Il mercato appena chiuso il 31 gennaio è servito a sondare il terreno del possibile da quando il club di De Laurentiis ha cambiato rotta. Non più acquisti “per la piazza” anche se guidati dai tecnici, non più ingaggi al di là dei 3,5 milioni. Parametro zero o svincolati: occhio all’occasione per superare il rischio default come ha più volte detto Beppe Marotta (” La Serie A e più in generale il calcio italiano sono a rischio default”)

Il fair play finanziario di De Laurentiis è noto a tutti e le strade percorse sin qui sono legate al marketing, né può essere molto ottimista anche se gli stadi fossero aperti al pubblico al 100 per 100. I tifosi accolgono i giocatori con il loro calore; in 300/400 dimostrano con i cori dinnanzi agli alberghi o all’arrivo del bus Napoli; scrivono tanto, troppo su Facebook o Instagram ma  dentro lo stadio sono in pochi sempre anche rispetto alle limitazioni imposte dal Covid.

Il Napoli riprenderà il cammino dallo stadio Penzo di Venezia che sembra già gremito pur offrendo costi proibitivi. Ma il ritorno del Venezia in serie A rende i tifosi più vicini alla squadra e anche meno critici.

Spalletti ha più volte invocato (senza farlo) il calore del pubblico di cui ancora si parla tanto all’estero ma che poco risponde alla realtà dell’oggi. Probabile che contro l’Inter si raggiungano i 27mila spettatori permessi; può darsi che contro il Barcellona ci sia il pienone concesso: ma il Napoli va seguito anche e soprattutto quando gioca con quelle provinciali che negli anni ci hanno privato di obiettivi importanti che non è il caso di ricordare.

Ciascuno faccia la sua parte.

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