Contropiede Azzurro

Napoli, è il momento di fare le scelte giuste

Napoli, è il momento di fare le scelte giuste

Perdendo contro il Milan, terza sconfitta consecutiva al San Paolo tra campionato ed Europa League, Il Napoli scivola al sesto posto in classica e per il momento è fuori dalla zona Champions. Sia ben chiaro, tutto è ancora recuperabile, ma che ci sia qualcosa che non va è ormai una certezza.

Di seguito si proverà a individuare quali potrebbero essere le cause del momento negativo che sta attraversando la squadra e quali scelte andrebbero fatte affinché la situazione possa presto migliorare. È bene chiarire, però, che da parte di chi scrive non c’è alcuna intenzione di dare consigli all’ottimo Gattuso che è l’unico a sapere come stanno realmente le cose nello spogliatoio. Anche perché, dall’alto della sua esperienza e competenza, non ne ha alcun bisogno. Ma poiché è evidente che la squadra ancora non convince, ognuno, rispettando le convinzioni altrui, è libero di esprimere le proprie critiche e opinioni. Soprattutto quando si parla di calcio.

Innanzitutto andrebbe chiarita la spinosa questione del portiere. Si è sempre detto che quello del “numero 1” è un ruolo diverso da tutti gli altri. Qualsiasi portiere, infatti, per raggiungere la forma ottimale e la giusta concentrazione, ha bisogno di continuità. Quindi, se si persevererà nell’alternare Ospina e Meret tra i pali, entrambi renderanno meno di quanto potrebbero. Senza contare la frustrazione psicologica di chi, sapendo che in qualsiasi altra squadra sarebbe titolare inamovibile, è spesso costretto ad accomodarsi in panchina.

Ma il problema dei problemi del Napoli è il modulo. Il 4-2-3-1 che tanto piace a Gattuso presenta due punti deboli che sono sotto gli occhi di tutti.

Giocare a centrocampo solo con Fabian Ruiz e Bakayoko, ottimi calciatori ma entrambi lenti e macchinosi, consente alle squadre avversarie di adottare le contromosse giuste per conquistare la zona nevralgica del campo e mettere sotto costante pressione la difesa azzurra.

Il secondo punto debole del nuovo modulo è l’inevitabile sacrificio di un calciatore che fino a pochi mesi fa era considerato un elemento imprescindibile: Zielinski.

Vedere il giovane talento polacco giocare da titolare in nazionale e andare in panchina con il Napoli è qualcosa di inaccettabile. Privarsi di un calciatore dalle sue qualità è un harakiri che non ha alcun senso. Una soluzione potrebbe essere tornare ad un centrocampo a tre, aggiungendo Zielinski sul centro sinistra, accanto a Ruiz e Bakayoko. È ovvio che in questo caso a farne le spese sarebbe uno tra Mertens e Osimhen. Ma poiché 4-3-3 garantirebbe di sicuro maggior equilibrio alla squadra, alternare le due punte sarebbe la scelta più sensata.

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