Contropiede Azzurro

Napoli-Genoa 3-0, Insigne segna e saluta in lacrime il suo pubblico: addio commovente al Maradona

Napoli-Genoa 3-0 (32′ Osimhen, 65′ Insigne, 81′ Lobotka)

11 anni, 433 presenze con la maglia del Napoli e tanta commozione: Lorenzo Insigne forse per la prima volta viene riconosciuto ufficialmente dalla sua terra come capitano, e la sua piazza lo saluta in lacrime. Non poteva segnare il rigore Di Lorenzo; è stato Lorenzo Insigne a superare Hamsik nella classifica all time dei capocannonieri e a salutare la sua gente. Come sostituire un giocatore come Insigne? Il capitano saluta sulle note di ‘O surdato nnammurat” e forse finisce un’era, nel giorno dell’addio anche di Malcuit, Ghoulam e forse anche di Ospina. La speranza è di avere Mertens e Koulibaly come eredi della napoletanità di Lorenzo, ma la scena oggi è stata solo di Insigne; sia il pubblico napoletano che quello genoano- nonostante la pesante sconfitta e la probabile ormai retrocessione- applaudono il capitano circondato dall’amore dei figli. Lorenzo, sì grand.

Non poteva chiudersi nel migliore dei modi la storia d’amore tra Lorenzo Insigne e il Napoli: nel giorno dell’ultima del capitano al Maradona, arriva un 3-0 al Genoa con gol su rigore della bandiera partenopea, un risultato che avvicina sensibilmente il Grifone alla retrocessione e certifica almeno il terzo posto per Spalletti. Obbligati a vincere, i rossoblù partono subito all’attacco e centrano una traversa al 13′ con Yeboah, che ci prova con il destro dal limite ma colpisce il montante a Ospina battuto. A metà tempo, però, Blessin perde Badelj per infortunio: al suo posto entra Frendrup. I padroni di casa fanno fatica e costruiscono la prima occasione solo al 28′: uno due ad alto tasso tecnico tra Insigne e Mertens, con il belga che serve di tacco il capitano, impreciso con il destro a giro. Al 32′,, il match si sblocca: cross di Di Lorenzo e stacco di testa perfetto di Osimhen, che batte Sirigu inserendosi tra Bani e Ostigard. Il vantaggio galvanizza il Napoli e Insigne, che subito dopo sfiora un eurogol: doppio sombrero e tiro sul primo palo parato da Sirigu.

Il Genoa riparte forte nella ripresa e ancora Portanova si ritrova solo davanti a Ospina, ma tira addosso al portiere che esce bene. Il Napoli in contropiede però con Mertens che lancia ancora Osimhen resta pericoloso. Blessin prova a inserire Hernani per dare qualità al centrocampo ma proprio il brasiliano commette in area un ingenuo fallo di mano. E lo stadio esplode perché sul dischetto va Insigne. Lorenzo però colpisce il palo e sulla respinta segna Di Lorenzo, ma dal Var arriva la segnalazione: qualche genoano è entrato in area prima. Insigne torna sul dischetto e stavolta non sbaglia. Il Genoa inserisce anche Destro e prova la disperata di rimontare. Ma lascia praterie, sfruttate dal neo entrato Lobotka che con una grande azione personale corre per 50 metri e conclude con un gran destro: suo primo gol con la maglia del Napoli! E nel finale c’è ancora tempo per la standing ovation per Insigne che Spalletti sostituisce e poi abbraccia e solleva da terra con affetto.