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Napoli – Genoa 2 – 1, trenta minuti ad alta quota

Napoli – Genoa 2 – 1  (34°Ekhator, 58° Anguissa, 75° Hojlund)

Napoli (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesus, Olivera (5′ st De Bruyne); Anguissa, Lobotka (44′ Gilmour), McTominay; Politano (5′ st Spinazzola), Hojlund (37′ st Lucca), Neres (37 st Gutierrez).

Genoa (4-2-3-1): Leali; Sabelli (31′ st Carboni), Marcandalli (1′ st Otoa), Vasquez, Ellertson; Masini, Frendrup; Norton-Cuffy, Malinovskyi (16′ st Thorsby), Vitinha (31′ st Colombo); Ekhator (16′ st Ekuban).

Poi però i Campioni d’Italia alzano il ritmo e i sogni dei genoani svaniscono con un colpo di genio. Sì, qualche timore di non riuscire a battere il Genoa in una serata uggiosa, c’è stato: il Napoli con un possesso palla del 70 per cento, statisticamente, prima o poi avrebbe segnato; invece al 35° si addormenta lasciando sognare il giovanissimo Jeff Ekhator alla sua prima da titolare che sconvolge i piani degli azzurri. Ma Napoli è come il tempo: s’era svegliata con un cielo nero che prometteva tempesta. La città è rimasta silenziosa per tutta la mattinata aspettando che la pioggia decidesse di smetterla.

Così nel secondo tempo è uscito il sole…..

Il Napoli scende in campo con il 4-3-3 lasciando De Bruyne in panchina; Neres a sinistra supportato da Olivera esterno basso. In porta ancora Vania per i suoi lanci illuminanti. Subito Napoli a manovrare con personalità ma anche con qualche errore di ‘sufficienza’. Tiri in porta latitanti con il solo strappo di Neres che giunge sul fondo, crossa al centro per Politano che manda alle stelle. Il Genoa gioca a uomo non lasciando respirare Hojlund sul quale Mercandalli si aggrappa come il sacco di Babbo Natale. Arriva finalmente il giallo per lui ma non basta perché scarsa è la lucidità nel trovare il guizzo. Così al 35° uno  scatto di Norton-Cuffy che beffa Olivera, crossa e  di tacco di Ekhator mette in rete. Sul finire del tempo un’altra sgroppata di Neres sulla linea di fondo per mettere al centro una palla su cui Hojlund non arriva. Un minuto dopo l’infortunio di Lobotka che chiede di uscire.

Si va al riposo guardando il cielo: riprende a piovere o uscirà il sole?

Riprende il gioco e qualche timore aumenta: tre calci d’angolo consecutivi, poi la mano di Politano si alza per chiedere cambio. Al 50°, sotto di un gol con Lobotka e Politano fuori per problemi muscolari si comincia a tremare, ma una lenza di sole si fa vedere ed entrano in campo De Bruyne e Spinazzola (per Olivera). Inizia la partita e al 58° su lancio lungo di Vania, Spinazzola lavora a lungo la palla prima di un cross; Vasquez in spaccata anticipa Hojlund e Anguissa in un tap in vincente, di testa supera Leali. Napoli-Genoa 1-1

Il Genoa capisce che si sta giocando un’altra partita e cerca conforto nei cambi: : fuori Malinovskyi ed Ekhator, dentro Thorsby ed Ekuban. Al 65° Anguissa potrebbe raddoppiare ma lascia palla a Neres che porta a casa un corner. Ci prova poi capitan Di Lorenzo ma tutto lo stadio scatta in piedi al 72° illuso da un gol di Hojlund servito da KVB che ha cambiato volto alla partita. Due minuti dopo un corner battuto da KDB per Di Lorenzo sbatte sul palo; poi al 75° la rimonta è servita da Rasmus Hojlund che attento in area, riprende la palla parata da Leali su Anguissa e insacca. Napoli-Genoa 2-1

Vittoria, primato in classifica con la Roma, personalità, autorità e un Kevin De Bruyne con la maglia del Napoli.

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