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Napoli – Genoa per sconfiggere veleni e polemiche

Tanti gli spunti polemici nella conferenza stampa di Luciano Spalletti che da qualche settimana ha iniziato a sentire un’atmosfera molto pesante attorno al Napoli.  Trovarsi di fronte ad uno striscione insultante, leggere commenti  che puntano il dito su quanto non è stato conquistato piuttosto che sull’obiettivo centrato,  sentire  le parole del presidente che da un lato lo esalta come allenatore e dall’’altro gli ricorda che non appartiene ancora a Partenope, lo ha reso addirittura provocatorio nei confronti della stampa che ha reagito a muso duro. Il risultato è quello di un stato di guerra di tutti contro tutti dove il Napoli ne esce sconfitto.

Sulla questione della residenza a Napoli, Spalletti ha detto: “Vivere un hotel è un dedicarsi pienamente al lavoro, c’è più opportunità per socializzare in hotel rispetto alle mura domestiche. Ho trovato la soluzione: ho ricevuto il preventivo per un camper ed il prossimo anno girerò il quartiere ogni mese così partecipo a tutte le feste rionali. Una sosta la farò a Piazza Dante di fronte alla storica libreria Pironti, che non ho fatto in tempo e conoscere, con cui avrei fatto volentieri una partita a scacchi con lui”.

La questione  “appartenere o non a Partenope “ sembra essere stato puro esercizio dialettico da parte di chi, presidente da 18 anni, non sembra risiedere nel centro storico di Napoli per cogliere l’essenza stessa della napoletanità. Così tifosi, giocatori, presidente, allenatore sono scesi in un ring a chi colpisce di più e il Napoli ha un occhio nero.

E allora Napoli-Genoa potrebbe essere almeno una richiesta di armistizio per poter guardare al futuro con ottimismo  ma soprattutto con il desiderio di costruire remando dalla stessa parte non esasperando ogni ruvidezza, non  tacendo la verità ma neanche amplificando gesti insignificanti.

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