Contropiede Azzurro

Sarà Napoli-Genoa, l’attesa

Attesa, ansia, calendario, domenica. E sì,  bisogna attendere domenica 11 maggio per tornare al Maradona che oggi sembra diventato piccolo piccolo di fronte alla richiesta dei tifosi. Forse neanche il Maracanà degli anni ’50 riuscirebbe a contenere tutti i tifosi azzurri che vorrebbero soffrire, urlare, attendere e gioire. Non si conosce la conclusione di questo campionato, ma certamente è un percorso nuovo sia per chi ha i capelli bianchi e ricorda gli anni di Maradona e sia per l’ultima generazione che sembrava più distaccata e svogliata nel tifo. E’ cambiato qualcosa. Antonio Conte ha dato molto ma ha anche preso molto perché – forse-con questa squadra, a Torino o a Milano non sarebbe andato fino in fondo.

Ora restano 7 punti da conquistare e domenica il Napoli riceverà il Genoa, che giocherà questa sera con il Milan, ma che è già da tempo salvo dopo l’ingresso di Vieira per Gilardino. Forse qualcuno potrebbe sperare in un Genoa arrendevole, appagato e sereno come lo è stato il Verona contro (si fa per dire) l’Inter, ma lo sport è sfida vera come quando al Ferraris nel dicembre scorso, il Napoli padrona del campo nel primo tempo, fu messo alle corde nell’ultimo quarto d’ora di partita, ma vinse e festeggiò, almeno per una notte la vetta della classifica.

E adesso non resta che trezziare venti giorni scoprendo con lentezza ad uno ad uno i giorni a venire per assaporare quel che c’è dietro l’angolo. Antonio Conte ha tolto la maschera e sa che può toccare la vetta anche con 84 punti come quando vinse il primo scudetto alla Juve.