
Napoli in partenza con problemi economici, di infortuni e di mercato
Smaltita la sbornia delle emozioni per l’Italia Campione d’Europa, si torna coi piedi in terra e proprio oggi, dopo il sorteggio del nuovo calendario di Serie A, si darà il via ufficiale al prossimo campionato.
In casa Napoli i problemi economici, di infortuni e di mercato si intrecciano pericolosamente nel tentativo di trovare una coerenza nel non voler ridimensionare ma di voler ridurre gli ingaggi dopo aver scelto un allenatore vincente di rango.
Non è facile. Tutt’altro, ancor più dopo gli infortuni di Mertens e Lozano che condizioneranno l’avvio della stagione e anche del mercato.
A Dimaro saranno presenti da domani anche giocatori che potrebbero rivelarsi preziosi se Spalletti li dovesse valutare come alternative: Ounas, l’eterno incompiuto, Tutino, l’eterna speranza. A 25 anni non ancora compiuti, si trovano a un punto di svolta e sarà Luciano Spalletti a decidere se conviene aggiungere al reparto offensivo due giocatori che potrebbero risultare molto utili oppure se conviene lasciarli partire e incassare cifre interessanti.
A Dimaro ci sarà anche Sebastiano Luperto, già in passato valutato da Ancelotti, che potrebbe aver acquisito un anno in più di esperienza: dieci giorni di studio per il mister che a scaglioni vedrà arrivare anche Fabian, Zielinski, Elmas, Lobotka e proprio su quest’ultimo, Spalletti vorrà lavorare per ritrovare il giocatore che aveva incantato e convinto Hamsik.
Resta il nodo più difficili da sciogliere da De Laurentiis ampiamente previsto prima dell’avvio di Euro 2020: Lorenzo Insigne ha baciato la Coppa e torna a Napoli da Campione d’Europa. Il suo ingaggio è di 4,6 milioni come quello di Lozano, Mertens e Osimhen (4,5), mentre l’ingaggio di Koulibaly è di 6 milioni. Tornerà da Ibiza, riposato, felice ma chiederà al Presidente di tener conto delle nuove credenziali che presenta. Dal canto suo De Laurentiis si troverà tra due fuochi: Spalletti che vuole costruire intorno al capitano e dall’altro la necessità di abbattere il monte ingaggi. Tuttavia, che il monte ingaggi sia stato “costruito” negli anni ad personam piuttosto che in una scala proporzionale è evidente e ciò crea inevitabilmente malumori che spingono a guardarsi intorno. E’ il caso di Fabian con lo stesso ingaggio (1,5 milione) di Elmas: nè si comprende perchè si sia lasciato partire Hysaj con un ingaggio di 1,6 che ha retto la fascia sinistra non sua mentre a destra Maurizio Sarri lo aveva inserito come anello di congiunzione con Callejon.
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