Napoli – Inter 3 – 1 (33′ rig. De Bruyne (N), 9′ st McTominay (N), 14′ st rig. Calhanoglu (I), 22′ st Anguissa (N))
Oltre i limiti: il Napoli con rabbia razionale ha sconfitto una squadra venuta qui per “ammazzarci” come ha detto Conte. Non ci è riuscita ed ha perso le staffe, lucidità ed energia. Tre gol e sul finire il quarto gol grida ancora vendetta. Una serata memorabile che dovrebbe metter a tacere chi istruisce processi senza reati ancor più in un momento (troppo lungo) in cui il Napoli gioca con troppi cerotti.
E allora Napoli-Inter- Con il solito 4-1-4-1 e un insolito Neres falso nove, il Napoli studia l’avversario e attende senza troppi rischi, ma al 13° dura un’eternità il tiro da fuori area di Calhanoglu che termina fuori. Due minuti dopo Spinazzola sbaglia in fase di impostazione e consente a Lautaro di trovarsi solo dinnanzi a Milinkovic che risponde alla grande. Al 30° l’episodio chiave che consente al Napoli di andare in vantaggio: contatto in area tra Mkhitaryan e Di Lorenzo che Mariani fischia dopo 8 secondi su segnalazione dell’assistente. Calcia De Bruyne su indicazione di Conte e il Napoli va in vantaggio. Lo stadio esulta ma De Bruyne esce tra le lacrime per un risentimento al flessore della gamba destra. Il Napoli cerca di gestire il vantaggio e Milinkovic ancora sventa il tiro di Calhanoglu.
Si riparte con il Napoli in vantaggio e un’Inter rissosa che ancora recrimina per il rigore fischiato ma che al 55°subisce il raddoppio ad opera di Mc Tominay che trasforma in oro l’assist di Spinazzola. Napoli-Inter 2-0. L’Inter schiuma di rabbia e al 57° trova ad assisterla un braccio di Buongiorno per il gol della bandiera nerazzurra: Calhanoglu quest’anno non sbaglia e l’Inter è pronta a lottare con la provocazione: quella di Lautaro verso Conte. Ma al 66° Anguissa che ama giocare, avanza, sterza, porta a spasso Dumfries, ragiona e beffa Sommer per i 3-1. La notte diventa magica e Antonio Conte corre con i suoi guerrieri sotto le curve ad esultare.