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Napoli-Inter – Riflessioni a freddo su un rispettabile ed equilibratissimo match

L’attesissima sfida Scudetto tra Napoli e Inter è finita con un pareggio che, forse, fa gioco solo ai nerazzurri. Una partita con un andamento molto equilibrato: Il Napoli con il gol in apertura di partita ha dominato il primo tempo: perfetto nelle marcature preventive, pericoloso quando riusciva con Osimhen a creare gli spazi giusti tra le linee. L’Inter, dal canto suo, nei secondi 45’ è scesa in campo con un piglio diverso. E’ vero che tra i due tempi la squadra di Inzaghi ha avuto modo di correggersi tatticamente, ma il gol di Dzeko – a freddo e in apertura di ripresa – ha destabilizzato gli azzurri e fatto recuperare l’equilibrio di una gara difficile per la capolista. L’uno a uno, insomma, non fa una piega. Ma come descrivere, in modo non banale e a distanza di un giorno e più questa partita?  Con una sola parola: Rispetto.

Onore e Rispetto era il titolo di una fiction molto popolare trasmessa da una rete televisiva di berlusconiana memoria. Ma l’onore e il rispetto lo hanno acquisito gli azzurri in questo campionato, soprattutto dopo la partita vista al Maradona, con l’atteggiamento della capolista che è sembrata, nel primo tempo, annichilita da un Napoli forte e sicuro di sé. L’Inter ha giocato con la consapevolezza di trovarsi al cospetto di una squadra solida, matura, scaltra, abile, veloce. Alzi la mano chi non ha pensato, nel corso del primo tempo, al morbillo provato dal folto centrocampo della Beneamata, rimbalzata tra le perfette ragnatele di passaggi imbastiti dal trio Lobotka-Fabian-Zielinsky. Del resto, spesso ci si dimentica che nelle previsioni scudetto di inizio campionato assieme alle milanesi  tra le probabili vincenti erano date soltanto la Juventus e l’outsider Atalanta. Il rispetto, infine, è anche quello che si è respirato per tutto il corso del match tra tutti i giocatori in campo, nessuno escluso: grande agonismo e massimo rispetto: una partita così dovrebbe essere mostrata da esempio, anche ai ragazzini.

Niente sorpasso, dunque, niente fuga: in classifica cambia poco, anche se il Milan battendo la Samp ora è prima: ci sono 3 squadre e sono lì, in un fazzoletto di punti, con l’Inter che ha una partita in meno. Ma basta poco, anzi pochissimo, perché il pallone è rotondo e bisogna cederci fino in fondo. L’importante è – all’occorrenza – farsi trovare pronti. Anzi, riprendendo la famosa scena dal film “È stata la mano di Dio”,  l’esortazione è quasi d’obbligo: non ti disunire, Napoli!

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