Maurizio Sarri, ai microfoni di Sky Sport, parla di una Juventus passiva che ha perso una partita contro una squadra che ha fatto il minimo per vincere. Ma non è la prima volta: la Juve, prima in classifica, ha vinto molte gare senza autorità e senza dominare. Dal canto suo, il Napoli ha sbagliato clamorosamente alcune partite, mentre in altre – troppe- è stato beffato da infortuni di giocatori e di arbitri, come anche ieri sera, quando un fallo di mani in area di Cuadrado, è stato ignorato dall’arbitro, dal VAR e dai commentatori riuniti nei salotti buoni.
Finalmente ieri sera, nel Tempio San Paolo è iniziato il campionato del Napoli che ha vinto contro la Juventus non soltanto con la grinta o l’ardore, ma con la tattica. Il Napoli ha saputo aspettare, difendere, palleggiare, proporsi al momento giusto. Il Napoli ha saputo “annusare il pericolo” chiudendo le linee di passaggio e ha saputo sfruttare il palleggio per finalizzare.
Con un Insigne in più il Napoli ha ritrovato la “squadra” che per quattro mesi si è fatta del male e non deve sorprendere oggi il risultato maturato contro la Lazio e contro la Juventus , piuttosto sorprendeva il Napoli visto contro la Fiorentina.
Gennaro Gattuso però non si fida: “Bisogna pedalare; non vedo l’ora che si chiuda il mercato, così che si pensi solo alla partita da giocare. Io sono bravo ma non sono presuntuoso. Voglio entrare nel cuore e nella mente dei miei giocatori per scrivere pagine importanti”.
Napoli – Juventus 2 – 1 può essere il prologo di un saggio da leggere tutto d’un fiato. Tant’è: ieri sera il San Paolo ( e quel che rappresenta) era un Vesuvio esplosivo di emozioni.
Diana Miraglia