Molte le attese per conoscere la formazione che Gennaro Gattuso manderà in campo per la partita chiave di stasera contro la Lazio, valida per l’accesso alle semifinali di Coppa Italia. Tra i convocati ancora non compaiono gli infortunati Mertens, Koulibaly, Maksimovic e Ghoulam; non bastasse, all’elenco si è aggiunto Allan per un diplomatico affaticamento muscolare dopo l’acceso confronto con Mertens ed anche Amin Younes fermato da un trauma contusivo.
Tutti sono in ritiro da ieri a Castel Volturno, dopo il faccia a faccia con Gattuso che fino all’alba ha cercato di far emergere tutti i veleni che da tempo hanno disarmato il Napoli. Secondo la Rosea lo spogliatoio vedrebbe contrapposti i senatori Callejon, Mertens, Allan e Koulibaly da un lato e i giocatori che rivendicano il prolungamento (Milik, Maksimovic e Zielinski) del contratto dall’altro. In disparte, Meret, Di Lorenzo, Lozano ed Elmas che si trovano tra due fuochi. Si capirà forse questa sera se il confronto sia servito alla causa del Napoli e anche se i nemici sappiano dialogare in campo per trovare una linea di passaggio per la mèta comune.
Intanto il Napoli pensa alla rifondazione e dopo l’arrivo di Amir Rrahmani, difensore centrale classe 1994 che completerà il campionato a Verona, il Napoli cerca di chiudere anche per Sofyan Amrabat che entro martedì prossimo dovrebbe approdare al Club azzurro se si riuscirà a definire l’ultimo nodo che riguarda una clausola.
Resta comunque difficile pensare al Napoli 2020/21 in un momento in cui tutto è messo in discussione: dal tecnico che difficilmente rientrerà nei progetti del Napoli, ai senatori, molti dei quali già con la testa altrove. In altre situazioni, sarebbe interessante ipotizzare il futuro, ma in questo momento sarebbe molto più interessante capire che cosa si possa salvare di questo campionato che mette in palio 54 punti: un intero girone da giocare che potrebbe serbare sorprese piacevoli ma anche drammatiche realtà se non lo si affronta con le armi a disposizione. Parlare oggi del Napoli del futuro può sembrare una resa della società che resta “muta” facendo trapelare la furia di De Laurentiis che non conosce però la furia del tifoso tradito.
Diana Miraglia