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Napoli-Milan, ancora nel segno di Ibra

Il 25 0ttobre 2010, il Milan, dopo tredici anni, tornava ad espugnare il San Paolo. L’arbitro era Rizzoli, in campo Hamsik, Lavezzi e Cavani duellavano con Bonera (probabile allenatore rossonero domenica) e Gattuso: finì 1-2 per i rossoneri. A decidere il match fu Ibrahimovic, con un goal al 78′ su assist dell’ex Oddo. Dieci anni fa, Ibra era appena arrivato a Milano per la sua prima stagione in rossonero. Dopo aver girato in Europa e Stati Uniti, lo svedese è tornato, ed a 39 anni sarà ancora lui a guidare l’attacco del Milan. Nel 2010 erano Robinho e Pato i suoi partner d’attacco; domenica saranno Leao (o Rebic) e Calhanoglu. Che, quando si diputò quel Napoli-Milan, avevano rispettivamente 11 e 16 anni.

Tantissime cose sono cambiate in dieci anni; in termini calcistici, parliamo di due ere diverse. Il Milan sta lentamente ritrovando la sua identità, dopo anni di anonimato. Ha puntato su giovani talenti, avendo cura nel farli crescere; ed i risultati stanno arrivando. Il Napoli, dieci anni fa era appena risalito dalla Serie B, ed ha saputo arrampicarsi (e restarci) fino ai massimi livelli del calcio europeo.

Un giocatore, però, sembra sfidare le leggi del Tempo. Oggi come allora, Ibra si è dimostrato determinante. Nel 2010, vincere al San Paolo diede ulteriore carica e consapevolezza alla squadra, che si laureò campione d’Italia a fine stagione. Quest’anno, il Milan è partito con il piede giusto: dopo 7 giornate, è ancora imbattuto (due pareggi) ed in testa alla classifica. Come dieci anni fa, Napoli-Milan potrebbe essere un crocevia dell’intero campionato.

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