E’ un campionato post-pandemia che ha risentito delle crisi di bilancio e della imprevedibilità del futuro, eppure, da anni non si viveva un’incertezza che è anche il fascino del calcio.
Il Napoli è riuscito in sette giorni a toccare il cielo per ripiombare poi violentemente sulla terra con ematomi vari. Napoli-Milan, la partita più attesa è stata giocata dagli azzurri sotto tono e un episodio l ‘ha decisa. Ma come per Napoli-Barcellona, così per Napoli-Milan l’analisi ha condannato il Napoli per l’involuzione del suo gioco. La critica al Napoli è sempre impietosa perché l’onestà intellettuale del tifoso e del critico competente riesce a cogliere dove il Napoli è venuto meno.
Tuttavia, sia i tifosi, sia i critici competenti hanno evidenziato il netto rigore – non rigorino- negato al Napoli quando si era sullo 0-0.
Le stesse feroci, meritate critiche in occasione di Napoli-Barcellona sarebbe bene si facessero tenendo conto che nel calcio non sempre vince chi è più forte: con il Barcellona, il Napoli doveva finire il primo tempo sul 1-2 se Ter Stegen fosse stato espulso e il terzo gol annullato per fuorigioco. Nel secondo tempo sarebbe stato giusto che il Napoli avesse perso anche per cinque gol in passivo, ma sul campo.
Così con il Milan: sull’1-0, il Napoli avrebbe perso?
E se il Milan, maestro nella protesta confezionata alla perfezione da una settimana avesse subito lo stesso fallo ? E se Osimhen o Insigne o Zielinski fossero caduti in area come insegna Theo Hernandez? Se un azzurro avesse, a dispetto, spostato più volte la palla che doveva essere calciata? Milan, un capolavoro di provocazioni. Ma l’onestà intellettuale vede realmente il Napoli in calo.
In realtà, i tifosi della Juventus, a ragione si fregano le mani perché avanzano giocando malissimo con un allenatore che ha sempre sostenuto che importa soltanto vincere, non come. Il Napoli invece è condannato a giocare bene senza garanzie e quando le luci si appannano c’è chi stacca la corrente. Tra qualche anno, in pensione, forse Daniele Orsato spiegherà che non ha concesso il rigore perché “questi vogliono farmi incazzare stasera”.