Skip to content

Napoli primavera: alla ricerca del miracolo sportivo

Quando il Napoli primavera ha conquistato la salvezza matematica a tre/quattro giornate dalla fine lo scorso campionato, era nata la speranza che finalmente la situazione inerente i nostri azzurrini sarebbe stata diversa rispetto agli ultimi anni. La riconferma in blocco della rosa sembrava un altro segno positivo. Ma, purtroppo, non è stato così.

Non sono bastate le riconferme di Idasiak, Zanoli, Manzi, Senese, Zedadka, Mamas, Labriola, Vrakas, Zanon, Esposito, Palmieri e Sgarbi, che potevano e dovevano rappresentare un buon punto di partenza. Non sono bastati gli arrivi di Vrikkis (grata sorpresa), Vanni, Tsoungui, non sembra essere stato sufficiente il mercato di gennaio con gli arrivi di Bozhanaj (talento su cui il Napoli deve puntare) e Sami. Rispetto all’anno scorso, il Napoli primavera ha fatto ancora più fatica. Gli azzurrini hanno “perso”  il talento di Gianluca Gaetano, molto estimato dall’ex allenatore Carlo Ancelotti, che lo portò in prima squadra. Ora è in prestito alla Cremonese in Serie B a “farsi le ossa”.

I risultati sul campo hanno dimostrato che la perdita di Gaetano ha pesato. Il Napoli, senza il suo numero 10, ha perso talento, personalità, lucidità, organizzazione e gol. Neanche la cura Baronio, tanto celebrata l’anno scorso, ha risolto i problemi. Dopo un girone di andata chiuso all’ultimo posto, con solo 9 punti in 15 giornate, ed ancora un’altra Youth League pessima, Baronio è stato esonerato e sostituito da Giuseppe Angelini. Con quest’ultimo, fino all’interruzione del campionato, il Napoli ha conquistato 4 punti in sei partite. Nulla di estremamente positivo, ma sicuramente una scossa c’è stata.

Ma l’attuale rullino di marcia degli azzurrini non basta per evitare la retrocessione in Primavera 2. Attualmente il Napoli è penultimo in classifica con un punto in piu rispetto al Chievo, ma i clivensi hanno due partite in meno. Ecco perché se il campionato dovesse ripartire al Napoli servirebbe un vero e proprio miracolo. Ad oggi, il quattordicesimo posto (ultimo utile per giocarsi la salvezza ai playout) è occupato dal Pescata ed è distante 2 punti. Il tredicesimo posto, utile per salvarsi senza playout, dista 9 punti. Mancano 9 partite alla fine, quindi il Napoli dovrà cambiare rotta in caso di ripresa per sperare di salvarsi contando sulle proprie forze, senza dover fare il tifo contro le altre.

Il Napoli è la squadra, insieme al Pescara, con il maggior numero di sconfitte in questo campionato, avendo perso 14 partite su 21 giocate. La retrocessione sarebbe un duro boccone da digerire per il Napoli. Inoltre, resta anche il dubbio sulla ripartenza: in caso di mancata ripresa non dovrebbero esserci retrocessioni. Non sarebbe né bello né meritato salvarsi così. Ma si sa, nel calcio conta anche la fortuna al momento giusto.

Rodrigo Mazzeo

LEGGI ANCHE:

Kleis Bozhanaj, il nuovo giovane talento del Napoli

Comments (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su