
Napoli Sampdoria, la partita più difficile per Lorenzo al Maradona
Napoli- Sampdoria, per proseguire, per ribadire: quasi una verifica e neanche con gli stessi guerrieri dopo che anche Zielinsky è risultato positivo. Nessuno degli assenti all’Allianz recupera e si scenderà in campo con gli stessi uomini meno uno, per dare un senso a Juventus-Napoli. E per dare un senso a questo folle campionato.
E sarà la gara più delicata e difficile per Lorenzo Insigne che sulla propria pelle ha provato che “gli esami non finiscono mai”. A trent’anni un altro esame lo attende, forse il più lungo e difficile da qui al 22 maggio per dare e dimostrare quel che vale e che sente. Sentimenti e soldi camminano su binari che non si incontrano mai, eppure Lorenzo ha tentato qualche sterzata e nessuno saprà mai – neanche lui – se ha vinto il professionista che va dove lo porta il danaro, oppure ha vinto il napoletano che s’è indispettito con il presidente e ha detto, “mò ti faccio vedere”. Non lo sa neanche lui, né si saprà mai se i consigli di un procuratore o della famiglia hanno avuto la meglio.
Fatto sta che scenderà al Maradona per la prima volta già da ex con un pubblico spaccato in due. Molti tifosi dovrebbero fare mea culpa per non aver saputo e voluto accompagnare il percorso di Lorenzo in questi dieci anni che, per il Presidente De Laurentiis si è fermato la notte dell’ammutinamento. Da allora si è trascinata la permanenza anche con la fascia da capitano ma con il traguardo già segnato.
Napoli-Sampdoria ad affrontare Quagliarella forse dal primo minuto e Gabbiadini tornato alla Samp dopo le delusioni in azzurro. Una partita condita da tanti elementi non certo leggeri avvolta dalla cappa del Covid in attesa che i rientri alleggeriscano il peso di tante partite giocate in piena emergenza.
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