Contropiede Azzurro

Napoli stellare, gli azzurri battono la Lazio e si regalano un’ultima occasione per la volata Champions

Napoli-Lazio 5-2 (7’Insigne rig. Politano 12′; Insigne 65′; Immobile 70′, Milinkovic-Savic 74′; Osimhen 80′)

Calcio spettacolo a Napoli; gli azzurri battono agevolmente la Lazio nell’ultimo scontro diretto ai fini della Champions, e si regalano un ultima speranza per la corsa Champions. E’ vero, la squadra di Gattuso è sempre a due lunghezze da Juventus e Atalanta e a 3 dal Milan; è vero, il Napoli storicamente ha sempre faticato con le piccole, e adesso ad attenderlo ci sono squadre che lottano per la salvezza; è pur vero che Gattuso- ormai prossimo a lasciare- ha il dovere di salvare una stagione condizionata sì da infortuni, sfortuna e Covid, ma anche da una sua gestione a tratti perfetta a tratti folle. Mancano sette partite: solo al termine del campionato potranno essere emessi responsi e bilanci.

È il 4′ quando Lazzari vola via in contropiede, inseguito da Hysaj che, una volta entrato in area, lo tira giù con una mano. I giocatori in campo protestano, avrebbero voluto il rigore, ma Di Bello fa segno di proseguire. Intanto, nell’area laziale Manolas è a terra, dopo essere stato contrastato in gioco pericoloso da Milinkovic-Savic. L’arbitro continua a discutere con il Var, Irrati, il quale lo invita a rivedere qualcosa al monitor. Ci si aspetta che il direttore di gara decida sul fallo di Hysaj su Lazzari, ma ritornando in campo indica il dischetto nell’area della Lazio. In pratica, punisce il primo dei due falli. Lorenzo Insigne s’incarica della battuta e spiazza Reina per l’1-0. La Lazio è furiosa e confusa. E ad approfittarne è proprio il Napoli che, con Politano, trova il 2-0 Sotto di due gol, i biancocelesti provano ad alzare il baricentro, portandosi a ridosso della metà campo napoletana. Il palo salva Meret, al 19′ sulla conclusione di Correa, mentre Luis Alberto tira a lato da buona posizione, al 23′. Il Napoli tiene, comunque. Fabian Ruiz s’interessa di dare qualità all’azione e Politano ingaggia un duello fisico con Radu. La pressione biancoceleste si allenta intorno alla mezz’ora, dopo un tiro sbilenco di Immobile che finisce a lato. La partita diventa nervosa, c’è qualche fallo di troppo che costringe Di Bello a estrarre il cartellino giallo più volte. Nell’ordine, sul suo taccuino finiscono Manolas, Milinkovic-Savic, Leiva, Fabian Ruiz e Mertens, tutti per gioco scorretto.

La ripresa si apre con un gol annullato a Zielinski e un’occasione per Milinkovic-Savic (in leggero fuorigioco) murato da Meret. Sul ribaltamento di fronte, il Napoli cala il tris ancora con Insigne, che batte Reina con un gol capolavoro; e non meno bello è il gol di Mertens che a poker al 65′ con un tiro sotto la traversa, servito alla perfezione da Zielinski; il belga segna il suo 102esimo gol in Serie A e si emoziona ricordando la nonna da poco scomparsa: è l’immagine della partita. Con il risultato in cassaforte, i padroni di casa calano inevitabilmente la concentrazione e la Lazio prova a rifarsi sotto con due gol nel giro di 4′, tra il 70′ e il 74′: prima Immobile (bel destro a giro) e poi una punizione di Milinkovic-Savic dimezzano lo svantaggio. Le speranze della Lazio naufragano definitivamente quando Lozano serve a Osimhen (entrambi subentrati) il pallone del pokerissimo che chiude definitivamente la partita.