Contropiede Azzurro

Napoli-Udinese – Primo tempo da dimenticare, secondo tempo da incorniciare

Se Napoli – Udinese era la prima di nove storie da raccontare, gli azzurri hanno diviso la prima storia in due capitoli in cui è difficile riconoscere la stessa squadra con due facce totalmente diverse: I Tempo da dimenticare; II Tempo da incorniciare.

Primo tempo –Il Napoli approccia male l’incontro e non riesce a sviluppare un gioco fluido, subisce il gioco aggressivo dell’Udinese e riesce a fornire un paio d’occasioni con Koulibaly e Insigne. Al 22° la doccia fredda del gol di Deulofeu che galvanizza l’Udinese e rende rabbiosi ma sterili i partenopei. Finisce il primo tempo con il Napoli sotto di una rete e la  paura del tabù Maradona.

Secondo tempo – Entra Mertens nell’ovazione dello stadio che, pur depresso, spera nella rimonta. Il Napoli prende in mano il gioco e comincia a fraseggiare mentre l’Udinese arranca. Insigne si smarca con classe e tenta il “suo” tiraggiro e Fabian tenta dalla distanza. L’oasi del pareggio arriva al 52° con un colpo di testa di Osimhen pescato da Mario Rui da calcio piazzato. E allora comincia la vera partita. Il Napoli ci crede e pressa togliendo lucidità all’Udinese che al 63° raccoglie il secondo gol dalla rete costruita da Politano-Di Lorenzo che sulla linea di fondo mette al centro dove Osimhen rapidissimo raccoglie e trova le diagonale tra le gambe di cinque avversari. E il Maradona scatta in piedi con Victor a correre verso i tifosi in delirio. Ma c’è tanto ancora da giocare e da rischiare. All’82° un brutto intervento di Pablo Marì su Zielinski lascia i bianconeri in 10 e il Napoli porta in classifica tre punti che dopo il pareggio dell’Inter e la vittoria del Milan, riscrivono la classifica: 66-63-60. Le otto storie da scrivere diventano ancor più interessanti.