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Noa Lang: ” Sono quì per vincere”

E’ stato il giorno di Noa Lang che, a Dimaro,  in conferenza stampa, dopo Kevin De Bruyne, si è presentato ai tifosi del Napoli: “ Per me è un sogno e un onore”. Così, l’esterno olandese ha salutato gli azzurri chiarendo che “C’era stata la possibilità di venire a Napoli già l’inverno scorso, io lo volevo ma il PSV non mi ha lasciato partire”. Un modo per dire che il suo arrivo a Napoli non è stato casuale ma fortemente voluto. Ed ecco le sue parole: ” Parlavo in continuazione col mio agente, gli chiedevo sempre se fosse fatta e lui mi diceva di aspettare. Alla fine sono contento si sia fatto”.

Le caratteristiche: “Amo dribblare. Da me potete aspettarvi tante finalizzazioni. Sono il tipo di giocatore che il tifoso vuole vedere giocare allo stadio. Appena prendo il pallone il tifoso si appoggia in avanti per vedermi giocare”.

Amma faticà: “La prima parola che ho imparato in italiano è ‘stanco’, perché qui le sedute d’allenamento sono molto pesanti. In Olanda si lavora soprattutto con la palla, qui invece c’è tanta corsa. ma è una cosa positiva per me, anche per uscire dalla mia zona di comfort. E’ il momento di lavorare duro per diventare la miglior versione di me stesso”.

L’ambiente: “Anzitutto il Napoli è un grande club, ci sono tifosi ovunque. Ho passato solo due giorni in città e ho visto bandiere ovunque. Non ci sono paragoni con l’Olanda e col modo di vivere il calcio lì”.

Rapper : “La musica mi fa stare bene, mi piace farla nel tempo libero. Chiederò il permesso alla società per farla anche qui, altrimenti ascolterò la musica italiana”.

Kvaratskhelia: “ So quant’è forte Kvaratskhelia, ma io sono Lang e voglio scrivere la mia storia qui. Ho fiducia in me e anche la società”.

Scudetto? “Mi renderebbe molto felice vincere lo Scudetto. Sono già stato campione cinque volte tra Olanda e Belgio, sarebbe un sogno vincere lo Scudetto anche in Italia col Napoli. Ma andiamo piano piano, pensiamo a fare buone prestazioni e poi si vedrà. Sono qui per vincere, potrebbe essere questo un buon titolo da giornale. E’ così, sono qui per vincere”.

Vicino al Milan: “A dir la verità quell’interesse da parte del Milan è stato un po’ esagerato dalla stampa. Loro hanno avuto degli incontri con mio padre e il mio procuratore, ma non siamo mai stati vicini. Dell’Italia mi piace la cultura, la passione per il calcio, la cucina, il popolo. Non vedo l’ora di poter scoprire l’Italia anche dal punto di vista calcistico”.

Il calcio di Conte: “Sicuramente il calcio in Olanda è molto diverso: è il momento di diventare un giocatore completo e migliorare le mie qualità difensive. Sono venuto in Italia anche per questo e credo che l’allenatore sia quello giusto”.

 I tuoi pregi  “Penso di essere bravo con la palla tra i piedi, nel dribbling e nel fare dei passaggi chiave. Chiaramente anche segnare dei gol. So di dover migliorare dal punto di vista tattico e difensivo, è una mia sfida in questo momento ma credo che Conte come allenatore sia perfetto da questo punto di vista. Stiamo già parlando molto in questo senso durante gli allenamenti. Già dalla prima telefonata avuta con Conte mi ha sempre parlato di tattica, ancor prima che dovessi firmare col Napoli c’eravamo sentiti. Quindi, come detto, mi aspetto di crescere tanto sotto questo aspetto con lui”.

 

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