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Non belli ma efficaci: il Napoli forse sta mutando identità

Napoli – Real Sociedad è stata una partita di grande sacrificio ed il pareggio è il risultato che al Napoli occorreva per qualificarsi ai 16esimi. Un primo obiettivo centrato che è arrivato senza la punta di diamante che il Napoli ha acquistato a gran prezzo in un mercato fatto di scambi e prestiti per una crisi economica devastante. Eppure sembra quasi scontato, perché il Napoli deve sempre dimostrare di più. Eppure il Napoli  si qualifica da primo in un girone di ferro; ha superato la Real Sociedad che si sta imponendo nella Liga; ha subito un arbitraggio scadente, che poteva condizionare la partita e il corso di questa competizione ma non si urla allo scandalo.

Una partita, quella disputata allo stadio Diego Armando Maradona, che non poteva accontentare chi intende assistere alla prima del San Carlo. Perché il Napoli, da troppi anni dà spettacolo senza vincere lo scudetto o una Coppa. C’è arrivato quest’estate con due partite “brutte” che sono state un capolavoro di cazzimma: ha vinto la Coppa Italia lasciando la rabbia all’Inter e alla Juventus che in fatto di cazzimma hanno molto da insegnare al Napoli. E’ iniziato il campionato più pazzo in assoluto e il Napoli veleggia lassù con 4 punti che ballano, con una Juventus che vanta in classifica 20 punti di cui  tre non vinti sul campo e 20 gol di cui tre non segnati in una porta.

Il Napoli ha vinto con l’Atalanta perché la Dea sta collaudando nuovi meccanismi; con il Genoa perché timorosa del Covid; con la Roma che pensava all’Europa; con il Crotone perché è la Cenerentola. Fa niente che l’Inter abbia sbattuto il muso e sia fuori dall’Europa o che la Juventus sia stata fermata dal Crotone o dal Benevento dove Ronaldo non si degna di giocare.

Il Napoli “brutto anatroccolo” si è qualificato ai 16esimi di Europa League  e attende lunedì i sorteggi evitando gli amuleti che non servono.  Attenderà il sorteggio con la certezza di evitare le prime degli altri gironi oltre alle quattro migliori terze retrocesse dalla Champions League, oltre al  vantaggio economico di un milione di euro.

E allora uno sguardo alla “vittoria” del Napoli contro la Real Sociedad che al 92° ha segnato il gol della bandiera in una partita già conclusa. E’ la squadra spagnola ad aggredire il Napoli che cerca di rintanarsi non riuscendo però a chiudere bene tutti i varchi, ma al 24° sguscia Lozano in una folata offensiva e soltanto la disperazione di Zubeldia, da dietro può fermarlo. Anche il signor Mazzoleni avrebbe estratto il rosso ma non l’arbitro isreliano che estrae un giallo a Mertens per proteste. Una decisione che avrebbe potuto compromettere una partita e un torneo. Un giallo che potrà (potrebbe) fermare un giocatore nel futuro: ma chi ferma un arbitro che continua a vedere ciò che non c’è e non vedere ciò che c’è?

Ma il Napoli che non dà spettacolo lascia tutti a bocca aperta quando da un respinta corta, Zielinski, da fermo, trova un botta di sinistro e “gonfia la rete”.

Ritenta la Real nel secondo tempo a pressare furiosamente ma dopo i primi assalti e le notizie che vengono dall’altro campo, non può rischiare continui contropiedi al Napoli sempre pericoloso. Si arriva alla fine della partita con il risultato dell’altra gara che pacifica tutti, ma non De Laurentiis che con quel gol di Willian Josè perde un incasso di 500mila euro.

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