Fra tre giorni, non prima. Tra quattro giorni ogni tifoso vivrà un vuoto dalla realtà non avendo la partita da attendere. Tre mesi esatti per tornare a sperare, criticare, prevedere, scommettere. La Nazionale farà da blando ansiolitico e per tre mesi si seguirà il calciomercato per analizzare i nomi nuovi che arriveranno.
Fra tre giorni, non prima. Oggi, domani e fino alle 20,45 di domenica 23 maggio, l’unico pensiero dovrà essere rivolto a Napoli-Verona. Inutile sottolineare quanto sia impegnativa questa partita sia dal punto di vista mentale che tattico. Nel corso del campionato si sbaglia un primo tempo o un secondo, ma la strada da percorrere lascia la via di fuga: domenica non ci sarà, e allora “se non ora, quando?”
Fra tre giorni, non prima, il Napoli scenderà in campo, molto probabilmente ancora senza Koulibaly ancora con allenamento personalizzato, con capitan Insigne, pronto ai tre saltelli e un colpetto alla spalla, per dire siamo pronti.
Fra tre giorni, non prima, si valuterà la forza del Verona che nella partita d’andata vinse 3-1 facendo vivere al Napoli il punto di non ritorno: ma il Napoli è ritornato e non avrà il morale sotto i tacchi come allora che veniva dalla sconfitta della Supercoppa con Lorenzo Insigne insultato. Alle spalle tutto ciò che ha fatto cambiare strada a De Laurentiis e a Gattuso pronto al trasloco dalla panchina e da Napoli.
Fra tre giorni, non prima sarà concesso voler sapere chi siederà su quella panchina e chi saluterà il tempio di Maradona.