
Ora è ufficiale, i tifosi sono tornati in campo: oltre 40mila al Maradona
Con un Maradona gremito di oltre 40mila tifosi, il Napoli comincia l’ultima volata spinto dal 12esimo uomo in campo. Per Luciano Spalletti ancora una tegola dopo l’infortunio di Andrea Petagna che è dovuto uscire dopo pochi minuti che aveva fatto il suo ingresso in campo. Qualche apprensione poi fortunatamente superata anche per Victor Osimhen che ieri aveva fatto lavoro personalizzato. E sarà al termine della seduta d’allenamento odierno che il mister farà le sue valutazioni: ormai tutti hanno capito che meglio un pallone in tribuna quando serve a spazzare l’area, meglio un fallo tattico se stronca un contropiede che un tique taque pericoloso se si perde la palla. Niente chiacchiere e le prossime 9 partite nascondono ognuna rischi non solo di natura tattica.
Dunque soltanto sabato a ridosso dell’inizio del match si saprà se Spalletti confermerà il 4-3-3 lasciando ancora Zielinski in panchina, oppure tornerà al modulo adottato fino a Verona.
Qualcosa nella seconda parte del campionato è cambiato nei “tempi” dei cambi diversamente gestiti nel corso delle prime 10/12 giornate; poi gli infortuni e le assenze, hanno costretto Spalletti a dare maggior tempo di recupero a chi rientrava. In panchina è probabile sarà ancora Mertens entrato in Napoli-Milan più arrabbiato che lucido. Fra tutti gli azzurri sarà Lorenzo Insigne il sorvegliato speciale non solo dal pubblico di Fuorigrotta, ma dal ct Mancini che spera possa essere brillante come nelle prime apparizioni in Nazionale.
Napoli-Udinese per un’altra battaglia che non sarà come nel girone d’andata quando il Napoli calò un poker e un altro lo sprecò. Quell’Udinese è cresciuta e verrà a Napoli per affrontare una big da pari a pari.
Comments (0)