Siamo ai saluti e il Corriere del Mezzogiorno anticipa: “Dal mondo delle due curve filtra il proposito di dedicare ad Insigne messaggi di stima e di affetto con striscioni per lui. La scena poi passerà ad Insigne che potrebbe anche fare un discorso a fine partita”.
Vita difficile per Insigne con i tifosi in un’alternanza di odio e amore come soltanto si può con un figlio di questa terra. In molti hanno ricordato i suoi primi calci come Gianluca Grava e oggi anche Paolo Cannavaro, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport ha ricordato il suo primo incontro con Insigne: “Credo fosse il 2007, in mezzo alla settimana la prima squadra, appena promossa in A, faceva una partitella contro una delle nostre formazioni giovanili. Arriva uno spiovente altissimo e vedo un ragazzino degli Allievi nazionali che senza problemi, toccando di esterno, mette quella palla a terra e la gioca. Mi giro verso l’allora responsabile delle giovanili Peppe Santoro e gli chiedo: “chi è sto fenomeno?”. Lui con gli occhi che gli brillano risponde: “Lorenzo Insigne, è un nostro gioiellino”. Ecco come ho conosciuto l’attuale capitano del Napoli”.
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