Svegliarsi in laguna e pensare che tra poche ore si giocherà una partita mondiale. Così Antonio Conte definisce Venezia-Napoli, che – per i soloni – viene ritenuta una delle tante abbordabili nel percorso finale, e tale opinione, anche dopo che l’Inter, la scorsa settimana, ha vinto contro il Monza grazie ad un’autorete di Kyriakopulos e alla benevolenza del VAR & soci.
Mister Conte va per la sua strada ed è ben consapevole di doversi sottrarre ad una partita trappola in uno stadio dove il soffio dei tifosi veneti arriva sul serio sul rettangolo di gioco. “Non c’è niente di scontato, affrontiamo una squadra in salute, si giocherà le sue carte per salvarsi, dovremo fare una grande gara e me l’aspetto“. Così mister Conte pensa ai suoi guerrieri e a quelli che tornano poco alla volta dalla infermeria: a sorpresa ha convocato anche Mazzocchi e Anguissa, ma non Neres che potrà quindi essere abile arruolabile il prossimo 30 marzo quando al Maradona arriverà il Milan specializzato in rimonte.
Tra qualche ora il nuovo ma collaudato 3-5-2 azzurro proverà a sfatare alcuni tabù o meglio coincidenze a cui è bene non dar conto ma giocare alle 12,30 “è ostico” sia per Alessandro Buongiorno, sia per Giovanni Simeone “non è semplice giocare a quell’ora”: in più il Napoli a quell’ora è stato sconfitto in casa dall’Atalanta e al Sinigaglia di Como; ma il bicchiere mezzo pieno fa ricordare che contro l’Empoli, al Castellani, il Napoli ha vinto con un rigore di Kwara restando in vetta alla classifica. Dunque, scenderanno in campo molto probabilmente con la stessa formazione che ha battuto la Fiorentina e nulla impedisce di pensare alla classifica del dopo Empoli-Napoli.
Anche per Di Francesco non dovrebbero esserci dubbi dopo aver recuperato Oristanio, febbricitante nei giorni scorsi e quindi scenderebbe in campo con Radu; Schingtienne, Idzes, Candè; Zampano, Duncan, Nicolussi Caviglia, Kike Perez, Zerbin; Oristanio, Maric.