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Ipocondriaci del tifo, parola di Pep

Si recuperi in fretta la scaramanzia partenopea, quella semplice semplice, che rifiuta di parlare di quel che potrà essere, magari evitando persone -amatissime-  ma che portano jella. Si torni a quei gesti ‘sacri’ che danno sicurezza. Si torni a pensare al pranzo sempre uguale per il  giorno della partita. Si recuperi in fretta la maglietta da indossare perché porta bene. Non si risponda al telefono almeno 24ore prima a chi è un infedele che magari direbbe: “Che fa il Napoli domenica”, suscitando sentimenti non trascrivibili.

E Peppe Iodice, o meglio Sò Pep parla di questa infinita settimana, con un lunedì eterno che non finiva più  e con un’ansia addosso pesante, pesante. La gente a preoccuparsi di aver perso il bonus : ma perché conservarlo? Chi ha mai dato gratis qualcosa al Napoli? Piuttosto – dice Pepp– possiamo portare con noi quella cosa che ci appartiene, quella scaramanzia tutta nostra? Siamo diventati dell’Irlanda del Nord? Per strada tutti quei numeri e poi a parlare del   pullman coperto, mezzo scoperto. Follia. E poi nel tempo abbiamo fatto l’ironia ma mò basta! Togliamo da mezzo il coro di  Forza Vesuvio,  tutta Napoli è distrutta: al massimo 1° agosto pioveva…. Siamo diventati ipocondriaci del tifo. E basta!. Un cornetto e via.

 

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