Napoli-Sampdoria 1-0 (43′ Petagna)
I numeri sono la fotografia perfetta della partita del Maradona: il Napoli ha fatto il 68,8% di possesso palla (nel primo tempo era arrivato al 75%), ha tirato 22 volte contro 11 e ha battuto 13 angoli contro gli zero della Samp. Si è giocato praticamente a una sola porta, con la squadra di D’Aversa che ha fatto una fatica tremenda a uscire dalla sua metà campo e a organizzare trame di gioco. Decisamente pessimo l’arbitraggio di Di Bello, che praticamente ha negato agli azzurri due rigori netti (prima su Mertens e poi su Petagna); in occasione del gol del bomber azzurro- su cui stavolta il Var non poteva intervenire- era stata talmente evidente la trattenuta di Thorsby su Mertens che i giocatori della Samp si sono quasi fermati, permettendo a Petagna di segnare un gol meraviglioso. Spalletti- negativo al Covid e tornato carico in panchina- può finalmente sorridere, ma l’infortunio di Insigne sicuramente desta preoccupazioni; ora il mister aspetta buone notizie dai tamponi in vista delle sfide con la Fiorentina (Coppa Italia giovedì) e Bologna (campionato lunedì).
Dopo gli applausi del Maradona per Lorenzo Insigne durante il riscaldamento, l’inizio di gara è tutto di marca azzurra. Il Napoli gioca stabilmente nella metà campo avversaria, ma si rende pericoloso solo con un tiro di Mertens da fuori e un colpo di testa di Di Lorenzo. La Sampdoria si difende compatta e non rischia quasi nulla, Audero è attento sul destro di Rrahmani e al 29’ finisce la prima partita di Insigne dall’annuncio dell’accordo con Toronto: il capitano accusa un problema muscolare e lascia il posto a Politano, che si mette a destra e manda Mertens a sinistra. Ghoulam ci prova su punizione dal limite, poi è lo stesso Politano che pennella col destro nell’area piccola e trova l’incornata di Juan Jesus, che segna ma in fuorigioco di pochi centimetri e quindi il Var annulla (36’). Per sbloccare una gara bloccata ci vuole una magia e a farla ci pensa Petagna, che sul tramonto del primo tempo approfitta dell’errato rinvio di Ferrari e in semi-rovesciata di sinistro la mette all’incrocio dei pali per l’1-0 (43’) con cui si chiude la prima frazione
Il tecnico dei liguri deve sostituire il portiere Audero (caduto male sul fianco sinistro con Falcone) ma cambia soprattutto sistema lanciando il neo acquisto Rincon (al posto di Ekdal non al meglio), schierato centrale basso con Torsby e Askindsen. Si passa al 4-3-3 con Quagliarella centravanti e Gabbiadini col giovane (2002) Ciervo larghi. Ma è sempre il Napoli a tenere il pallino del gioco. E la Samp non riesce ad alzare il baricentro. I padroni di casa sfiorano il raddoppio specie con una bella azione Petagna-Elmas-Mertens, ma la conclusione del belga è a lato. D’Aversa inserisce anche Caputo affiancandolo a Quagliarella, con Gabbiadini trequartista, ma è ancora il Napoli a sfiorare il raddoppio con un bel sinistro di Petagna parato e uno di Mertens fuori di poco. Spalletti inserisce il nuovo acquisto Tuanzebe per dare riposo all’encomiabile Ghoulam, con l’inglese che va in mezzo e Juan Jesus che scivola a sinistra. La Samp non riesce a concludere verso la porta e il Napoli merita di vincere.