Contropiede Azzurro

Prosciolto il Napoli: Zielinski, Lobotka e Rrhamani potevano giocare

Aurelio De Laurentiis incassa un’altra vittoria legale dopo quella sulle presunte plusvalenze. E’ di ieri   la notizia del proscioglimento del Napoli circa la mancata osservanza dei protocolli sanitari anti-covid.

Come si ricorderà il Napoli, De Laurentiis e il medico sociale Canonico erano stati deferiti dalla Procura Figc “per aver consentito a Lobotka, Rrahmani e Zielinski di aver partecipato alla gara Juventus-Napoli del 6 gennaio nonostante la quarantena domiciliare disposta dall’Asl”. Come riportò l’ANSA, in quelle 48ore di caos, l’ASL 2 Napoli aveva bloccato Zielinski, Lobotka e Rrhamani per contatti stretti con positivi e “pur vaccinati, non si sono sottoposti alla dose booster (terza dose) e la cui vaccinazione con seconda dose sia avvenuta da piu’ di 120 giorni”. I giocatori in questione, comunque, potevano scendere in campo sulla base del principio “casa-lavoro”: secondo questo principio, infatti, Zielinski, Lobotka e Rrahmani non potevano avere contatti civili, ma potevano prendere parte al match contro la Juventus in quanto – in quegli istanti – esercitavano il loro lavoro, autorizzati dal tampone negativo effettuato nelle ultime ore.

Non bastò tuttavia tale giustificazione “ministeriale” per chiedere il deferimento: e ieri il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica, ha prosciolto il Napoli, ADL e il responsabile sanitario del club Raffaele Canonico da ogni responsabilità.