
Quale sorte per i contratti dei calciatori di Serie A se il campionato andrà oltre il 30 giugno?
Se il campionato di serie A dovesse protrarsi oltre il 30 giugno, cosa accadrà da un punto di vista giuridico per i contratti sportivi professionistici? È questo l’interrogativo su cui tanti, fra appassionati e addetti ai lavori, si stanno arrovellando.
In un’analisi curata da Mario Michelangelo Paolini dello Studio Legale Paolini e pubblicata ieri su “Calcio e Finanza” si legge che la paventata possibilità di prorogare – ove tutte le condizioni di sicurezza igienico-sanitarie fossero garantite – la durata della corrente stagione sportiva oltre il 30 giugno 2020 porta con sé una serie di conseguenze giuridiche di non poco conto. In particolare, bisognerebbe disciplinare la sorte di tutti quei contratti:
- di prestazione sportiva professionistica attualmente in essere fra società e giocatori, ma aventi scadenza fissata al 30.06.2020 (c.d. contratti in scadenza);
- di trasferimento del diritto alle prestazioni sportive professionistiche dei giocatori già perfezionatisi fra due società sportive, ma aventi efficacia a decorrere dal 01.07.2020 (c.d. nuovi contratti);
A tal proposito il legale della FIFA Emilio Garcia Silvero avrebbe dichiarato alla BBC che sarebbe impossibile prorogare i contratti dei calciatori oltre la loro naturale scadenza del 30.06.2020 e che, di contro, il calciomercato non aprirà il 01.07.2020.
Lo scenario che verrebbe ad aprirsi, quindi, sarebbe quantomeno grottesco, in quanto – se così fosse – i giocatori potrebbero liberarsi dalle proprie società di appartenenza, ma non potrebbero firmare per altri club, poiché, appunto, la finestra di mercato non si aprirà il 1° luglio.
Per approfondire l’argomento e leggere l’articolo completo pubblicato da “Calcio e Finanza” vi basterà cliccare QUI.
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