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Quando un professore “tifoso” vince il Campionato di Serie A…

Prendiamo il premio più importante al mondo per la Robotica e un anno, il 2022. Tra i sei premiati con l’Engelberger Robotics Award, l’onorificenza più prestigiosa al mondo nel campo della robotica, di quell’anno figura proprio il professor Bruno Siciliano dell’Università Federico II di Napoli. Un riconoscimento non solo al docente ma anche all’eccellenza della ricerca italiana nella robotica. Ingegnere, divulgatore scientifico, professore ordinario di Automatica, direttore del Centro ICAROS e Coordinatore del Laboratorio PRISMA presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell’Informazione, professore onorario all’Università di Óbuda (Ungheria), ispiratore della sezione ‘Robotics’ del Maker Faire Rome, una manifestazione dove innovatori e creativi di tutto il mondo presentano progetti di elettronica, intelligenza artificiale, robotica, realtà virtuale e aumentata, gaming, musica, arte: il professor Siciliano è questo e molto altro.

“Durante la mia carriera professionale ho formato e ispirato generazioni di ingegneri e ricercatori in robotica e automazione. Tuttavia, ho un’altra grande passione nella mia vita, Napoli. Mi sono sempre sentito un privilegiato per essere nato, cresciuto e aver lavorato proprio a Napoli. Nel 1986, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca alla Federico II, la più antica università pubblica laica del mondo, ho deciso che avrei costruito lì il mio futuro accademico. L’ho fatto per la mia città e per la mia Alma Mater, rifiutando una cattedra in una prestigiosa università americana (Università di Stanford, n.d.r.).  Devo anche esprimere la mia gratitudine a Diego Armando Maradona che ha portato la mia amata squadra di calcio a vincere alla fine degli anni ’80 influenzando così la mia scelta di rimanere a Napoli, la città che è stata per me una scuola di vita con grandi opportunità professionali e sociali e in cui ho voluto fortemente la creazione di una scuola internazionale di robotica”  – Si legge in una sua dichiarazione di non molto tempo fa. Insomma, un luminare della robotica e un grandissimo tifoso, di Napoli e del Napoli. Crediamo, in tutta onestà, che possa concedersi anche di andare in giro in kilt scozzese e bandana.

Ah, per inciso, il professore a Stanford, poi, ci è arrivato lo stesso con l’adozione del suo testo Springer Handbook of Robotics,, curato insieme al professor Khatib, manuale di riferimento per la robotica a livello internazionale.

 

 

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