Contropiede Azzurro

Quel tocco di mano di Bonucci?

Si cominci pure a preparare un dossier 2020/21 sulla interpretazione dei falli di mano in area. Gli arbitri sembra che abbiano recepito la raccomandazione di Rizzoli a non concedere rigori con troppa superficialità  e già nella 1^ di campionato se n’è avuta certezza. A Parma non è stato concesso il rigore per un  “braccio” di Bruno Alves  e all’Allianz non è stato concesso il rigore alla Sampdoria per un mani di Bonucci.  Rizzoli aveva tuonato:“Basta penalty modello De Roon allo Stadium”. – “Non vedremo più gol annullati come quello di Ibra a Firenze. Conta l’immediatezza. Un esempio? Veretout in Roma-Samp verrebbe ancora annullato, non c’è nulla tra il tocco di Perez e il suo tiro, quello di Ibra no“.

Dunque, si cambia ancora, e rispetto all’integralismo ottuso dello scorso anno, gli arbitri dovranno valutare nel solito ‘attimo fuggente’ la volontarietà, la direzione se con o senza tocco. Alcune squadre potranno tirare un respiro di sollievo perché lo scorso anno era più bassa la percentuale di condono; quest’anno le interpretazioni andranno rispettate perchè il nostro non diventi nuovamente il campionato con il maggior numero di rigori assegnati: 187 di cui 57 per falli di mano.  Così Rizzoli traccia il nuovo cammino spiegando in generale : “Non si può togliere al difensore la possibilità di fare un movimento istintivo. Se il braccio non poteva essere più ritratto il contatto con il pallone non deve essere punibile. L’obiettivo è permettere ai difensori di non giocare come i pinguini”.

Quindi tornando alla prima polemica della 1^ giornata che riguarda non tanto il Napoli che ha accettato serenamente la decisione di Mariani, quanto il fallo di mano – evidentissimo – di Bonucci in Juventus-Sampdoria, il dubbio sorge spontaneo sul gattopardismo che ‘tutto cambia perchè nulla cambi’.    Piccinini, ancora inesperto, non si è posto tanti problemi e ‘tiremm innanz’  ha lasciato correre: sono intervenute tante interpretazioni a favore della giusta decisione che non sembra così lapalissiana. Ma è il momento di iniziare a riempire il libro-dossier che dovrà comparare tutti i falli che hanno generato un rigore o quelli che sono stati ignorati perché emerga soltanto l’imparzialità di giudizio.