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Rafaela Pimenta raccoglie l’eredità di Mino Raiola assieme al cugino Vincenzo Raiola

La prematura scomparsa di Mino Raiola ha scosso nel profondo il mondo dello sport in generale e del calcio in particolare: da più di 30 anni l’agente di origini italiane ma adottato sin da giovanissimo dall’Olanda ha imperversato nell’universo del pallone diventando il procuratore più famoso, conosciuto e potente. Ma chi raccoglierà le redini della sua attività?

Le redini dell’impero di Raiola passano, a questo punto, nelle mani del cugino Vincenzo Raiola e dell’avvocatessa brasiliana Pimenta. Mentre il primo si occuperà del lato sportivo dell’attività, curando rapporti con calciatori e club, Rafaela Pimenta prenderà in mano tutti gli aspetti di carattere burocratico e legale.

Mino Raiola ha conosciuto Rafaela Pimenta nel 2003, nell’ambito di un progetto legato a una scuola calcio in Brasile. Da allora i due hiniziarono a collaborare, diventando partner in tre società. Laureata in legge all’Università di San Paolo del Brasile, la Pimenta è stata anche professoressa di diritto internazionale e parla fluentemente otto lingue. Raiola nutriva grande stima di lei, che negli anni è diventata il suo braccio destro. Una donna che non ama apparire e che, proprio come il super procuratore con cui ha collaborato per tanti anni, mette al primo posto gli interessi dei propri assistiti: i calciatori. Ora, per lei, il ruolo non certo semplice di “erede” di Mino.

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